Mercoledì 22 aprile 2020 – Con un post sulla sua pagina Facebook, il parlamentare del Pd Gianni Pittella, fa riferimento all’atteggiamento sempre più vergognosamente antimerionalista di Vittorio Feltri che continua ad insultare il Sud e i suoi abitanti.
Il senatore Pittella va oltre, rifacendosi alla storia e chiamando in causa Salvini e Meloni. Perchè? Ce lo spiega qui di seguito.
“Cosa dice di Feltri chi lo candidò al Quirinale?” Inizia così il parlamentare lucano.
“Il 28 gennaio del 2015 – ricorda – Salvini e Meloni candidarono Vittorio Feltri al Quirinale come successore del Presidente Napolitano. Erano già molti anni che Feltri contrassegnava il suo giornalismo e le sue uscite pubbliche con dichiarazioni vergognosamente razziste e omofobe.
In piena pandemia, in queste settimane, Feltri ritorna a qualificare i meridionali come ‘inferiori’. Non è saggio – scrive Pittella -rispondergli nel merito.
Lo fanno già la storia e la cultura di tremila anni, dalla Magna Grecia ai giorni nostri. Nè è utile farlo perchè significherebbe dare qualche valore alla meschinità delle sue parole. Sarebbe prezioso invece – sostiene Gianni Pittella – interrogare Salvini e Meloni sul suo conto, visto che lo volevano Presidente della Repubblica.
Sarebbe un atto certo postumo e tardivo ma almeno onesto dire: ‘abbiamo sbagliato, ne prendiamo le distanze’. E invece no.
Il loro silenzio – conclude – grida la loro concezione del sud come disprezzata terra, utile solo alla conquista elettorale. Che sia monito per i meridionali“.