Ad un anno dall’approvazione della legge anti caporalato. una verifica sui risultati ottenuti è stata fatta nell’incontro svoltosi al Ministero delle Politiche Agricole, nella sala intitolata a “Paola Cemente” (la bracciante morta l’anno scorso).
E’ stata una riunione interministeriale nel corso della quale sono stati analizzati i dati su quanto fatto in questo anno per il contrasto ad un fenomeno purtroppo diffuso anche in Basilicata, vittime del quale sono soprattutto migranti.
I risultati ottenuti – precisa in una nota Pietro Simonetti del Coordinamento politiche migranti della Regione Basilicata – confermano la validità della legge sebbene ancora molto bisogna fare con la piena attuazione dei protocolli attuativi regionali.
La Regione Basilicata – ricorda Simonetti – è stata la prima in Italia a farlo, con il finanziamento dei nuovi centri di accoglienza di Palazzo San Gervasio e Scanzano.
Durante l’incontro al Ministero si è parlato anche dell’utilizzazione delle liste di prenotazione in tutte le regioni, dell’istituzione delle linee di trasporto, anche a prenotazione sulla base della positiva sperimentazione fatta proprio in Basilicata.
“L’aumento delle azioni di contrasto e delle assunzioni regolari non bastano: tutto si gioca – conclude Simonetti – nella applicazione dei contratti di lavoro e nella congruità delle giornate lavorative assicurate e pagate.”