Quale sia il clima politico in Basilicata dopo l’ufficializzazione della data delle elezioni Regionali (il 26 maggio insieme alle Europee) è immaginabile. E quella che si prospetta è una campagna elettorale che si preannuncia vivace, per usare un eufemismo, non foss’altro perché la scelta fatta ha creato diversi malumori non solo nei partiti di opposizione. Anche all’interno della maggioranza, infatti, c’è chi non l’ha condivisa. Santarsiero e Lacorazza (quest’ultimo, lo ricordiamo, sospesosi dal Pd), per esempio.
Come la presidente facente funzioni ha giustificato la scelta di indire le elezioni Regionali accorpandole con le Europee? Con un comunicato stampa che vi riproponiamo. Scrive la Franconi: “Con Decreto sottoscritto in data odierna ho indetto per il prossimo 26 maggio 2019 le elezioni per il rinnovo del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale, in coincidenza con le prossime elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia.
Ho maturato tale convincimento – precisa in una nota Franconi – in ragione delle motivazioni di ordine giuridico e normativo esposte nel Decreto e del parere espresso dal prof. Sandro Staiano, professore ordinario di diritto costituzionale e Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli”. La Franconi comunque non esclude la possibilità di poter anticipare le elezioni “previa adozione di adeguati strumenti normativi da parte del Governo, si possa superare l’attuale normativa in modo da poter votare in data antecedente al 26/05/2019 e comunque tale da poter garantire che lo svolgimento delle elezioni”.
Servirà questa disponibilità a rasserenare il clima? Al momento temiamo di no. Soprattutto andando a leggere i messaggi che molti cittadini hanno postato sui social accusano di arroganza e tracotanza chi, queste scelte, le ha fatte. Di mancato rispetto dei cittadini.
Alla luce di quanto si registra in queste ore, temiamo che ci attenda una campagna elettorale avvelenata. Inevitabile che la scelta fatta dal Governo regionale, semmai dovesse rimanere tale, sarà uno dei cavalli di battaglia di molti partiti per sostenere la tesi che sia giunto il momento di “cambiare” – per usare un termine di moda – anche in Basilicata.
Pur con qualche fondata preoccupazione che questo avvenga, vogliamo augurarci che il buon senso da parte d tutti alla fine prevalga e che ill confronto politico si sviluppi sui contenuti e sui programmi e non sugli slogan ai quali da un po’ di tempo siamo stati abituati.
Bisogna tornare tra la gente, far capire cosa concretamente si vuol fare, evitando promesse che non si possono mantenere. Ma anche a questo siamo stati abituati da qualche tempo.