Questa settimana ci ha scritto il signor Giuseppe di Ruoti (Pz) ponendoci la seguente domanda.
Se concedo in comodato d’uso gratuito la mia casa ad un familiare posso avere delle agevolazioni su IMU e TASI? (Giuseppe 45)
Di seguito la risposta della dott.ssa Vanessa V. Rado, Dottore Commercialista e Revisore legale dei conti.
Gentilissimo signor Giuseppe, grazie per averci scritto.
Nel caso in cui viene concesso in comodato un immobile ad un genitore o ad un figlio che lo adibisce ad abitazione principale, è possibile godere della riduzione della base imponibile dell’IMU e della TASI al 50%. Le condizioni per usufruire di questo beneficio sono:
- a) l’immobile non deve appartenere ad una delle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9);
- b) il contratto deve essere registrato (se il contratto è scritto, la registrazione è obbligatoria entro 20 giorni dalla data dell’atto);
- c) il comodante (il proprietario dell’immobile) deve possedere un solo immobile in Italia oltre all’abitazione principale non di lusso sita nel territorio in cui è ubicato l’immobile concesso in comodato, deve risiedere ed avere la sua dimora abituale nello stesso Comune in cui l’immobile è concesso in comodato ed infine deve presentare la dichiarazione IMU che attesti il possesso dei requisiti.
Il contratto di comodato deve essere registrato utilizzando l’apposito modello 69 da presentare in duplice copia all’Agenzia delle Entrate. Possono essere registrati anche i contratti di comodato stipulati verbalmente. In tal caso, nel modello 69 dovrà essere indicato come tipologia dell’atto la seguente dicitura: “Contratto verbale di comodato”.
L’agevolazione decorre dalla data in cui è stato concluso il contratto e non dalla data in cui lo stesso è stato registrato.
Per ulteriori informazioni si prega di contattare via mail la redazione al seguente indirizzo info@ufficiostampabasilicata.it
Dott.ssa Vanessa V. Rado – Dottore Commercialista e Revisore legale dei conti