Mercoledì 13 novembre 2024 – “E’ dal mese di settembre che la città di Potenza ed altri 29 comuni serviti dalla diga della Camastra subiscono la sospensione idrica nelle ore serali e notturne. Al dì là del racconto della “emergenza climatica”, non è dato sapere chiaramente perché si sia giunti al piano di razionamento dell’acqua”.
Lo afferma in una nota il coordinamento dei Popolari Uniti che entra nel merito della questione che preoccupa da mesi i cittadini, non solo di POtenza.
“I più informati riferiscono che la capienza della diga di Camastra sarebbe stata mantenuta ad un livello di 9 M di mc nonostante la capienza possibile fosse di 24M di mc. La motivazione sembrerebbe legata ad alcuni lavori da eseguire per il ripristino della funzionalità. Ed anche in questo caso non è reperibile una risposta netta”.
“Ben vengano oggi tutte le iniziative tese ad interconnettere la diga della Camastra con altri bacini idrici della Regione, ma – chiedono i responsabili del coordinamento – si evitino scelte che, dettate dall’emergenza, in seguito potrebbero rivelarsi inutili o addirittura controproducenti”.
“L’aggravarsi della carenza della risorsa idrica potrebbe portare a severi inasprimenti delle sospensioni nelle prossime settimane. Gli effetti sarebbero ulteriormente negativi per la popolazione e le imprese. Si pensi alle ricadute sui siti industriali e sulle scuole, con possibile sospensione delle attività”.
“Una domanda allora sorge spontanea: perché non viene convocato con urgenza un Consiglio comunale della città di Potenza, aperto alla cittadinanza, nel quale poter ascoltare sul tema tutti i soggetti istituzionali interessati? (Prefetti, assessorati, reti idriche, Protezione civile, Egrib, Acquedotto Lucano, Acque del Sud, Consorzio di Bonifica per la Basilicata, Anci).”