Martedì 16 marzo 2021 – L’intervista pubblicata oggi da Avvenire.it a Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano.
Professor Pregliasco, cosa rischia chi ha ricevuto una dose di vaccino AstraZeneca?
Nulla.
Ma si ha notizia di trombi ed embolie, c’è stato un morto, l’Italia e la Germania hanno temporaneamente vietato questo vaccino…
Comprendo le preoccupazioni e anche la reazione delle autorità sanitarie – ci risponde Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano –, che sono tenute a prendere la cosa con somma cautela, ma dal punto di vista scientifico dobbiamo pur ricordare che all’8 marzo si sono verificati solo 15 casi di tromboflebite venosa profonda e 22 di embolia polmonare su 17 milioni di vaccinati. Segnalo che le patologie in questione sono molto frequenti nella popolazione e non è ancora dimostrato che questi casi dipendano dal vaccino.
Lei crede che alla fine AstraZeneca sarà assolto?
Gli eventi infausti accompagnano – purtroppo – la somministrazione di ogni farmaco e il fatto che stiamo affrontando una vaccinazione di massa, stressando i tempi di somministrazione, non aiuta a chiarire tutto. Credo che alla fine non emergerà un nesso causale ma credo anche che molti conserveranno un sospetto, che i vaccini possano fare male: questo non lo dice la scienza, ma non sempre la gente crede alla scienza.
Quindi gli eventi infausti sarebbero coincidenze?
Non sono in grado di affermarlo, ma la statistica va declinata nella situazione emergenziale che stiamo vivendo, prima di trarre delle conclusioni.
I vaccini non sono rischiosi?
Nessuna attività medica è a rischio zero. L’acido acetisalicilico prevede una frequenza di eventi avversi superiore a questi vaccini, ma noi temiamo i vaccini e ingoiamo serenamente l’aspirina perchè ci pare che il rapporto costi-benefici sia spoporzionato. Dimenticando che muoiono di Covid trecento persone al giorno.