Saranno impiantati in due pazienti, uno di Roma e l’altro di Palerno, rispettivamente il fegato ed i reni prelevati nell’ospedale San Carlo di Potenza da uomo di 62 anni di Tito morto per emorragia cerebrale.
Su richiesta del Centro Nazionale Trapianti di Roma, si è espiantato anche il cuore ma lo sforzo del team espianto del San Carlo, diretto da responsabile Rita Pasquariello, è stato vanificato, perchè, per una patalogia valvolare della quale era affetto il paziente deceduto, non è stato possibile trapiantarlo.
“Le procedure per dichiarare trapiantabile un organo – precisa a riguardo il Direttore Sanitario dell’ospedale, Antonio Picerno – sono giustamente rigorose.
In questo caso non è stato possibile utilizzare il cuore ma io voglio sottolineare un aspetto importante e positivo. Per la prima volta, infatti, da Roma ci è stato chiesto di avviare le attività per l’espianto del cuore. Un evidente riconoscimento di una ritrovata affidabilità del San Carlo in una disciplina che ha avuto negli ultimi anni più di una criticità”.