In Basilicata ci sono 1.914 utenze condominiali che da tempo non pagano il servizio idrico e che hanno prodotto un debito di 6.243.000 euro: un comportamento dannoso anche nei confronti di quegli utenti che onorano con puntualità le fatture. Per questa ragione Acquedotto Lucano ha deciso di dare seguito ai molteplici e infruttuosi solleciti di pagamento, ricorrendo alla sospensione della fornitura di acqua potabile. Da questa mattina, infatti, sono partiti i telegrammi con i quali i condomini vengono messi al corrente della prossima sospensione: tempo 15 giorni, e il servizio sarà sospeso ai sensi del Regolamento e della Carta del Servizio idrico integrato.
Un’attività della quale sono state informate da tempo anche le prefetture e i sindaci e che rappresenta un’azione obbligatoria, a fronte di quella che spesso si configura come un’assoluta inadempienza rispetto agli impegni contrattuali: un danno per Acquedotto Lucano, che svolge la propria attività grazie al corrispettivo per il servizio reso alla comunità, ma anche per tutte le famiglie che invece pagano regolarmente le fatture, consentendo, di fatto, che il servizio sia reso anche a quanti non fanno altrettanto.
A subire la sospensione del servizio saranno utenze la cui morosità è superiore a 500 euro ma che a volte supera anche i 100.000 euro e per le quali Acquedotto Lucano istituirà un servizio sostitutivo per assicurare comunque l’accesso all’acqua, il cosiddetto “minimo vitale”.
“Oltre ad essere un’attività obbligatoria per il recupero del credito scaduto – commenta l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita – quella che stiamo ponendo in essere è un’iniziativa che non ha nessun intento vessatorio, ma è finalizzata a garantire uguali diritti a tutti i cittadini, un’iniziativa di civiltà e di giustizia nei confronti dei lucani. Del resto, sono stati molteplici i tentativi di recupero bonario dei crediti, tutti infruttuosi. Ai condomini morosi, Acquedotto Lucano è anche disposto a concedere un piano di dilazione, ma nell’ambito della certezza dell’impegno che si assume, affinché nessuna condotta inadempiente finisca per legittimare comportamenti che vanno a discapito dell’intera collettività”.
Villaggi e residence turistici, effettuate già 24 sospensioni del servizio
La campagna di recupero del credito dovuto da villaggi e residence turistici del Metapontino e del Tirreno ha consentito di regolarizzare 235 delle 259 utenze fino ad ora interessate.
Il 19 luglio, infatti, Acquedotto Lucano ha inviato i telegrammi con i quali avvisava le strutture turistico-ricettive dell’imminente sospensione: immediatamente dopo quell’avviso, quasi tutti gli utenti contattati hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione anche attraverso piani di rateizzazione. Soltanto 24 utenze, invece, non si sono messe in regola con i pagamenti con la conseguente sospensione della somministrazione idrica.
Quest’attività ha consentito di recuperare da subito circa mezzo milione di euro, mentre somme per 1.800.000 euro sono state rateizzate. La campagna, che comprende anche altre utenze commerciali, prosegue con la finalità di recuperare ulteriori 2.200.000 euro mai entrati nelle casse di Acquedotto Lucano.