In tanti sono scesi in piazza stamane a Villa d’Agri per dire no al ridimensionamento del locale ospedale, presidio indispensabile per la tutela della salute in una zona a rischio per la presenza del centro oli. Proprio ieri l’altro un’altra fiammata ha allarmato i residenti.
Amministratori, comuni cittadini, dipendenti dell’ospedale, studenti, rappresentanti sindacali stamane tutti insieme hanno manifestatio per contestare una scelta che, sebbene motivata da esigenze finanziarie e di razionalizzazione della rete ospedaliera, non viene accettata dagli abitanti della zona.
Si teme che la preannunciata chiusura dei reparti di ginecologia, ostetricia, pediatria ed ortopedia e forse della stessa rianimazione possa ridimensionare di molto l’ospedale.
Ad onor del vero nulla è stato deciso ma molti temono che, dopo la chiusura del punto nascita in applicazione di una legge nazionale, possa accadere altro sulla base di scelte puramente ragionieristiche che nessuno condivide.
Nè la recente approvazione del decreto legge della giunta regionale, con il quale si rinvia a luglio 2016 l’applicazione delle norme europee in tema di riordino del sistema sanitario, ha tranquillizzato i residenti che non intendono abbassare la guardia. .
Intanto sulla manifestazione di Villa d’Agri interviene il capo gruppo regionale di Lb-Fdi, Gianni Rosa che ha partecipato insieme a Donato Ramunno, consigliere provinciale di Potenza, e Laura Faretta, responsabile del Dipartimento Sanità di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale e tesserati della Val d’Agri.
Nel contestare l’assenza del governo regionale, Rosa precisa che la loro partecipazione è stata motivata dall’esigenza di “comprendere meglio la situazione perché solo così si possono trovare soluzioni che contemperino le esigenze sociali e sanitarie con quelle di una corretta amministrazione”.
Contraria al ridimensionamento dell’ospedale anche la Confcommercio Imprese Italia Potenza che ha aderito alla manifestazione di protesta.
“Con il grave disegno di privare un vasto comprensorio di prestazioni e servizi ospedalieri essenziali -si prcisa in una nota – non c’è solo un attacco al diritto alla salute ma anche all’economia locale che a Villa d’Agri poggia su una rete di attività commerciali e di servizi che si sostiene principalmente grazie all’utenza ospedaliera”.
“Il diritto a curarsi e a prevenire la malattia – sottolinea Antonio Sorrentino dirigente comprensoriale di Confcommercio – si coniuga a Villa d’Agri con il lavoro di esercizi commerciali che da sempre svolgono una funzione importante per degenti e familiari oltre che per il personale dell’ospedale. Non si devono pertanto sottovalutare – aggiunge – le ripercussioni fortemente negative dirette ed indirette sull’economia della popolosa frazione di Marsicovetere e in generale sull’intera Val d’Agri”.