Sono le prime luci dell’alba del 2 luglio ma già si può affermare, senza ombra di smentita, che La Bruna 2015 sarà una Bruna da Capitale Europea della Cultura 2019. Un “capitale” fatto, anche, di giovani, che a migliaia e molti di più dello scorso anno, dopo aver seguito la Santa Messa, celebrata sul sagrato di San Francesco di Assisi,  hanno dato il via alla processione dei Pastori, così chiamata perchè anticamente vi partecipavano per la maggior parte pastori e contadini prima di andare a lavorare nei campi, che apre il giorno più lungo per i materani, quello in cui si festeggia la protettrice della città.
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Un lungo corteo, preceduto da animali, quest’anno un asinello, pecore e agnellini alcuni portati addirittura sulle spalle, seguito dal quadro della Madonna circondato dai soci della Confraternita dei Pastori  della Bruna.
Non ci è dato sapere  quanta fede e devozione abbia gettato dal letto tanti ragazzi di buon mattino ma l’allegria, i sorrisi, la banda, le magliette fantasiose dedicate alla giornata, i cori inneggianti la Madonna, i fuochi pirotecnici che si sono alternati alla voce di rosari e canti sacri degli altoparlanti portatili, hanno reso quel serpentone di persone, un enorme fiume di gente straripante di contagioso entusiasmo.
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Oltre  10 mila volendo fare una stima approssimata, il numero dei partecipanti,  che ha attraversato i rioni dei Sassi, la vera novità di questa processione che è tornata a percorrere, Via San Francesco, Via Ridola, Vico Case Nuove, Via Duni, Via Buozzi, Piazza San Pietro Caveoso, Via Madonna delle Virtù, via Sant’Antonio Abate, Via Sant’Agostino, Via Pentasuglia, via Tasso, così come non si faceva più dal  2006,  e prima di allora da trent’anni.
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E’ qui che la tradizione, la storia, la fede hanno assunto i colori della magia e del surreale. Immaginiamo cosa hanno provato i tanti turisti, per la maggior parte stranieri, ospiti dei vari affascinanti alberghi dei Sassi. Li abbiamo visti affacciarsi ai terrazzini delle stanze diffuse, con i capelli ancora arruffati ma con visi compiaciuti e mille scatti di reflex e smatfone.
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Certo non capita tutti i giorni di trovarsi in vacanza in un posto fantastico e ritrovarsi, protagonisti inconsapevoli di una processione, con la banda che ti fa la sveglia e l’odore del sugo del ragù al posto del caffè e del cornetto.
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Non capita tutti i giorni di vedere processioni con i cupa-cupa e fantasiosi protagonisti; con tantissime telecamere, locali e nazionali, con insolite rassegna stampa live, quella di TRM da piazza San Pietro Caveoso anziché dagli studi televisivi, condotta da Giovanni Scandiffio e commenti a caldo del giornalista, Franco Martina. E non poteva non esserci la “diretta” fotografica di Sassilive di Michele Capolupo.
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Così come non capita tutti i giorni di vedere caffetterie, forni, alimentari stracolmi all’inverosimile ed avere l’opportunità di proporre i deliziosi prodotti tipici, con evidenti ritorni economici e commerciali.
Insomma, un 2 luglio partecipato come non mai, e siamo solo al mattino. La festa è ancora lunga. Il giorno è ancora lungo.
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Seguirà la vestizione del generale, la sfilata dei cavalli e dei devoti cavalieri, la Santa Messa, lo spostamento della Madonna e del Bambinello in calesse nella chiesa di Piccianello, la collocazione della statua sul magnifico carro di cartapesta, la processione. Tante, tantissime emozioni fino allo “strazzo” del carro ed ai fuochi pirotecnici. Ma come recita un vecchio adagio, se “Il buongiorno si vede dal mattino”, l’edizione 2015 sarà davvero una edizione di portata capitale.

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