“Anche in occasione delle avverse condizioni meteorologiche registratesi a Potenza in questi ultimi giorni, ho dovuto constatare con amarezza il livello infimo di molti dei commenti e dei messaggi privati indirizzati all’Amministrazione comunale e alla mia persona attraverso i canali informativi ufficiali dell’Ente”.
Così il sindaco di Potenza Dario De Luca interviene a margine di quanto verificatosi a seguito delle comunicazioni diramate riguardo ai provvedimenti adottati dal Comune.
“In particolare, rispetto alla decisione di chiusura delle scuole causa neve per il solo giorno 10 gennaio, abbiamo ricevuto un numero notevole di commenti, pubblici, ai diversi post su Facebook, e privati attraverso messanger, di una violenza verbale inaudita, anche considerando che, nella quasi totalità dei casi, si tratta di studenti giovani e giovanissimi. Senza entrare nel merito di chi usa profili falsi, altro particolare del quale comunque tener conto, ritengo che tali comportamenti deplorevoli debbano interrogarci come Amministratori, cittadini, genitori, docenti, dirigenti scolastici, componenti a vario titolo delle diverse agenzie educative presenti sul territorio. Sarebbe bello che in tutte le famiglie, in tutte le scuole, in tutti i luoghi nei quali i nostri figli vivono, crescono, si confrontano, si rileggessero gli ultimi post pubblicati sul profilo Facebook del Comune, i relativi commenti e i consensi che i commenti stessi hanno ricevuto e ricevono. Oltre al turpiloquio, alle gravi offese, al modo greve e inopportuno di rivolgersi e rapportarsi a un’Istituzione e ai suoi rappresentanti, indicativo anche il ricorso a bestemmie, a un linguaggio da trivio, a una illogicità di ragionamenti che ragionamenti non sono e che, soprattutto se rapportati alla giovane o giovanissima età di chi li adotta, denotano uno scarso, quando non assente, senso civico, preoccupanti manifestazioni d’odio, incapacità di moderazione del proprio sentire, del proprio comunicare, del proprio socializzare. Decisioni come quella della chiusura delle scuole, sono frutto della collaborazione sinergica di più Istituzioni e più persone, che esaminano diversi parametri, analizzano le diverse possibilità, verificano tutte le diverse opzioni. Come tutte le scelte sono opinabili e soggette a discrezionalità, se pur minima, e possibili errori, non per questo autorizzano al vero e proprio linciaggio mediatico, alla gogna ‘social’, agli oltraggi vandalici che anche negli ultimi giorni siamo stati costretti a subire. Rivolgo il mio appello a genitori, docenti, educatori, affinché, ognuno per quanto di propria competenza, facciano del rispetto un punto fermo e individuino l’offesa altrui come un disagio da affrontare e non come una pratica da ignorare”.