Lunedì 26 agosto 2024 – E’ una telenovela la vertenza dei lavoratori Rmi-Ex Tis che si trascina da qualche anno.
Promesse non mantenute al punto che gli interessati avevano deciso da stamane, 26 agosto, di iniziare lo sciopero della fame.
Decisione rinviata dopo la notizia che l’assessore alle Attività Produttive della regione, Francesco Cupparo ha convocato un incontro per mercoledì 28 agosto per un esame della situazione alla presenza di tutti i sindacati.
“Già nell’incontro che ho tenuto il primo agosto scorso insieme al Presidente del Consiglio Marcello Pittella su richiesta dell’Usb, come primo contatto per aggiornare la situazione – afferma Cupparo – ho espresso la volontà ad approfondire la questione che riguarda la platea dei lavoratori interessati, una questione molto complessa riferita innanzitutto alla disponibilità finanziaria della Regione.
Da parte di chi ha responsabilità istituzionali e si è già misurato negli anni passati della precedente legislatura su queste problematiche non è consentito alimentare aspettative se prima non si definiscono gli aspetti normativi, giuridici e soprattutto finanziari.
L’impegno a superare la precarietà di un numero consistente di lavoratori, che perdura da anni, assicurando loro un futuro dignitoso– aggiunge – c’è tutto ma proprio per dare risposte credibili bisogna ripiegarsi su tutti gli aspetti che richiedono approfondimenti e verifiche tecnico-normative ai quali gli uffici della Regione stanno lavorando.
Condizione pregiudiziale è la serenità del confronto senza tesi preconcette e tanto meno strumentali perché deve essere chiaro a tutti – conclude Cupparo – che la soluzione o le soluzioni non sono in alcun modo semplici e tanto meno dietro l’angolo”.
Dal mondo sindacale la richiesta che si affronti e si risolva definitivamente il problema dando certezza occupazionale a questi lavoratori.
“La vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori della platea RMI-TIS non può più restare celata nel silenzio assordante delle istituzioni regionali, bensì come UIL chiediamo da anni ormai, anche unitariamente con una serie di proposte, che venga definito un piano per stabilizzarli definitivamente”.
Lo afferma Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil.
“Stiamo parlando di famiglie che non vedono più prospettive nel mondo del lavoro, fantasmi della politica, che lavorano quotidianamente nei comuni lucani offrendo servizi fondamentali per la collettività e pertanto il loro impegno deve essere tutelato. Bisogna che gli venga riconosciuto un contratto di lavoro che gli dia dignità.
Servirà che tutti ci rimbocchiamo le maniche recuperando il tempo perso. Basta proroghe. Subito una soluzione”.
Foto di copertina: lavoratori in presidio davanti alla sede della Regione in via Verrastro a Potenza