Lunedì 27 novembre 2023 – Mentre Potenza è allietata dall’aria natalizia ormai alle porte e dalla prima neve in città con temperature polari ci sono lavoratori costretti a lavorare in condizioni proibitivi.
Si tratta dei lavoratori Trenitalia della stazione di Potenza, macchinisti e capotreno che fanno parte di una produzione pugliese.
Questo – denuncia il segretario generale Fil Cgil Basilicata, Luigi Ditella – fa del presidio di Potenza un posto dimenticato da Dio e da Trenitalia, tanto che alla data odierna il personale non ha ancora ricevuto la divisa invernale come previsto da contratto.
Ma non è tutto – prosegue Ditella – : nella sala sosta, unico caso dell’impianto, non esiste una macchinetta per l’acqua, per un caffè o per uno snack e spesso i lavoratori non trovano la possibilità di rifocillarsi se non rivolgendosi a strutture esterne all’ambito ferroviario.
Anche la manutenzione dei mezzi negli ultimi tempi è peggiorata, con mezzi poco climatizzati in una regione con condizioni climatiche ormai proibitive sia d’estate che d’inverno.
Anche la situazione della stazione è carente, con lavori iniziati e sospesi e la presenza di barriere architettoniche evidenti non degne di un paese civile.
Evidentemente – afferma Ditella – sia per Trenitalia sia per RFI la Basilicata non costituisce una priorità, non investendo adeguatamente nella mobilità su ferro, con una classe politica assente e con un cambio di assessorato che ha fatto cadere il comparto trasporti nell’oblio.
Confidiamo negli investimenti previsti nel nuovo contratto di servizio con Trenitalia ma bisogna che la politica faccia valere le proprie prerogative e chieda – conclude Ditella – più potere decisionale dal territorio e non declinando tutto alle decisioni pugliesi che evidentemente non hanno la giusta considerazione del nostro territorio. Probabilmente se Carlo Levi oggi fosse vivo scriverebbe “ Cristo si è fermato a Bari”.