Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Letto Assolto con formuna piena don Antonio Marrese | Era stato accusato di calunnia, molestie, atti persecutori, ricettazione, peculato, abuso di ufficio e concussione
Condividi
Aa
Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
Aa
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Seguici
© 2023 Ufficio Stampa Basilicata
Ufficio Stampa Basilicata > Blog > Cronaca > Assolto con formuna piena don Antonio Marrese | Era stato accusato di calunnia, molestie, atti persecutori, ricettazione, peculato, abuso di ufficio e concussione
CronacaIN EVIDENZA

Assolto con formuna piena don Antonio Marrese | Era stato accusato di calunnia, molestie, atti persecutori, ricettazione, peculato, abuso di ufficio e concussione

USB - Ufficio Stampa Basilicata 5 Settembre 2022
Condividi
Condividi

- Advertisement -
Ad image

Lunedì 5 settembre 2022 – E’ stato assolto con formula piena don Antonio Marrese, di Picerno (foto di copertina), ex vice Rettore del Santuario di Pompei e Cappellano Militare della 46^ Brigata Aerea di Pisa.

Don Antonio, nell’aprile del 2016, venne coinvolto e travolto da un procedimento penale con le accuse di calunnia, molestie, atti persecutori, ricettazione, peculato, abuso di ufficio e concussione, per fatti contestati in Toscana dove esercitava.
Il Collegio Penale del Tribunale di Massa Carrara, presieduto dal giudice Augusto Lama, ha letto oggi il dispositivo di sentenza con la formula dell’assoluzione piena nei confronti del sacerdote.

Ricordiamo che tutto partì dalla denuncia di alcuni militari che accusavano don Antonio. Quest’ultimo, nel corso degli anni, si è sempre dichiarato estraneo a tutti i fatti contestati.
Durante il procedimento penale il sacerdote è stato difeso dagli avvocati Ciruzzi, Persiani, Cervone e Benedetti e sono stati ascoltati numerosi testimoni.
Questione non secondaria, le persone individuate dall’accusa, rappresentata dal PM Elena Marcheschi, quali presunte persone offese, non si sono costituite parte civile.

La vicenda, che fece non poco clamore a livello nazionale, portò alla decisione da parte di Papa Francesco di dimettere dallo stato clericale don Antonio. Nel corso degli anni il sacerdote ha sempre sostenuto di “credere nella Magistratura e nell’eccellente professionalità dei legali”.

“Sono stati anni molto difficili caratterizzati – ha dichiarato don Antonio a Ondanews – da false notizie, accuse infamanti, e tante chiacchiere, ma finalmente oggi mi viene ridata dignità. Ho sempre creduto che la Magistratura avrebbe ristabilito la verità su questa triste vicenda. Non è stato semplice andare avanti in certi momenti. Quando ci si trova nel bel mezzo della bufera, travolti, si fa fatica anche a respirare, ma grazie a Dio poi arriva un po’ di calma e pian piano si riprende. Mi dispiace – ha aggiunto – che alcuni, pur conoscendomi bene, hanno dubitato e si sono allontanati, proprio nel tempo in cui avevo bisogno di sostegno. Allo stesso tempo ringrazio i tantissimi che mi sono stati accanto, credendo in me, difendendomi e accompagnandomi in questo cammino difficile. Non ho rancore verso nessuno, nemmeno verso chi ha provocato e ha contribuito a tanto dolore, dico solo che per il bene di tutti si poteva evitare, attraverso il dialogo e la chiarezza”.

Ora il sogno del sacerdote è quello di ricevere una grazia dal Papa, visto anche l’esito del procedimento penale conclusosi con l’assoluzione e la totale estraneità. “Il sogno – ha concluso – è quello di riavere ciò che di più prezioso, bello e alto vi è sulla terra, celebrare l’Eucarestia per e con il popolo santo di Dio. A Papa Francesco ripeto la mia assoluta devozione e chiedo si possa rivedere la decisione assunta nei miei confronti”.

Fonte Onda News

Potrebbe interessarti anche:

Le forme invisibili della violenza, consapevolezza e cultura al centro

Violenza di genere, Pittella: Occorre un balzo in avanti per un’etica della responsabilità

Potenza: FdI celebrati i tre anni di governo Meloni con il ministro Abodi

Va in escandescenza su un autobus tra Vietri di Potenza e Buccino sul raccordo autostradale. Interviene la Polizia

 Controlli della Polizia di Stato nei pressi degli istituti scolastici di Matera

USB - Ufficio Stampa Basilicata 5 Settembre 2022 5 Settembre 2022
Condividi su:
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copia il link Print
Precedente Crisi energetica | Riunione Regione con parti sociali
Successivo Stellantis | Attivo dei lavoratori della Fiom Cgil. Chieste politiche di sostegno per l’automotive
- Ad -
Ad image

ULTIMI ARTICOLI

Teatro ragazzi: a Tito la presentazione della nuova edizione di “Scintille”
La CIA sul completamento e messa in sicurezza della diga del Rendina
“Generazioni in dialogo. Racconti e confronti sui primi 80 anni del CIF”
Sottoscritto a Potenza l’accordo per l’introduzione del Congedo Didattico Mestruale nelle scuole superiori
Le forme invisibili della violenza, consapevolezza e cultura al centro
Violenza di genere, Pittella: Occorre un balzo in avanti per un’etica della responsabilità
Progetto di reindustrializzazione del sito ex MUBEA (Melfi). Esame congiunto presso la Regione Basilicata
Potenza: FdI celebrati i tre anni di governo Meloni con il ministro Abodi
Torna l’ora solare, lancette dell’orologio indietro di un’ora
“San Carlo Day”, presentato il report aziendale dell’Azienda ospedaliera regionale
about us
Chi Siamo

Ufficio Stampa Basilicata, quotidiano di informazione online, è una Testata Giornalistica Multimediale iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Potenza n. 452 del 09/03/2015.
Contattaci: info@ufficiostampabasilicatait.trasferimentiaruba.it

Seguici anche su:

© Ufficio Stampa Basilicata
Welcome Back!

Sign in to your account

Hai perso latuapassword?