Sabato 23 maggio 2020 – “La nostra pazienza è finita”. Decisa Carmen Paradiso, Presidente dell’associazione “Vivere Donna Onlus”.
Decisa a denunciare, a nome di tante pazienti oncologiche, il perdurare di una situazione che, se comprensibile in piena emergenza coronavirus, oggi non è più tollerabile: la mancata ripresa dell’attività chirurgica senologica.
“Abbiamo atteso invano quasi un mese per una risposta (ad una nostra Pec inviata il 28 Aprile) da parte dell’Azienda Ospedaliera. In questi mesi in cui l’Ospedale San Carlo è stato messo a dura prova dall’emergenza sanitaria teniamo ad esprime il nostro più profondo ringraziamento a tutti i medici che hanno assistito con cura i pazienti pazienti oncologici; nello specifico tutto lo staff dell’oncologia medica e della Chirurgia Senologia e Plastica che, nonostante l’accorpamento ha garantito gli interventi più urgenti, cercando di infondere fiducia alle pazienti angosciate non solo dalla malattia.
Alla luce di tutto ciò e soprattutto viste le continue richieste di informazioni che ci giungono dalle pazienti,- afferma Paradiso – pretendiamo delle risposte.
Pretendiamo di conoscere i tempi per il ripristino dello stato della Chirurgia Senologia e Plastica.
Pretendiamo di sapere perchè, se la Basilicata è a zero contagi, dobbiamo aspettare ancora.
Il reparto di Chirurgia Senologica nel periodo dell’emergenza è stato destinato alle eventuali pazienti gravid Covid. Ad oggi, fortunatamente non è stato utilizzato da nessuna gestante. Quindi? – si chiede Paradiso – Cosa si sta aspettando? Perchè il reparto oggi viene utilizzato per un altro uso? Cosa c’è sotto?
Una paziente affetta da patologia tumorale non può aspettare. L’accorpamento dei reparti – denuncia la Presidente Paradiso – ha causato un allungamento della lista d’attesa.
Cosa diciamo alle pazienti? Pazientate anche se avete un tumore? Ebbene no!
Loro non pazientano, anzi vanno a curarsi fuori regione. Ma oltre a tutto ciò si aggiunge quello che sta accadendo oggi a causa di questa convivenza forzata con la Chirurgia Generale.
Oltre al disagio, le pazienti sono esposte ad un altissimo rischio di infezioni, soprattutto quelle sottoposte a mastectomia con contestuale impianto di protesi o espansore.
Per la Chirurgia Senologia e Plastica riteniamo sia giunto il momento – sostiene Paradiso – di ripristinare lo stato dell’arte in tempi brevissimi per ridare dignità ad un reparto che in questi mesi di emergenza è stato messo a dura prova attraverso l’eliminazione di spazi (di vitale importante per le pazienti) e che nonostante ciò ha continuato a garantire il servizio per le urgenze.
Che nessuno pensi di poter distruggere un reparto che da oltre 30 anni è il fiore all’occhiello della sanità regionale” conclude la Presidente Paradiso.