Sanato 7 novembre 2024 – Anche i titolari degli stabilimenti balneari di Maratea (in totale 13) sono sul piede di guerra come i colleghi di tutt’Italia dopo il provvedimento legislativo adottato dal Consiglio dei ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti. L’insoddisfazione è ampiamente diffusa.
Giampiero Mandaro (L’Approdo due, Castrocucco) spiega: “non ci soddisfa perché prevede la messa a gara delle aziende mentre il governo proroga le concessioni sino a tutto settembre 2027 obbligando però i vari enti concessionari a bandire le nuove gare entro il giugno dello stesso anno”.
I balneari sono delusi, si sentono traditi dal governo che col nuovo decreto ha di fatto tradito le promesse fatte.
«Erano altre le aspettative generate dalle dichiarazioni, degli esponenti dell’attuale governo, sull’esclusione del settore dall’applicazione della Direttiva Bolkestein» aggiunge Mandaro a nome dei colleghi marateoti.
«Registriamo, con profondo rammarico, che il provvedimento non ha visto il coinvolgimento, non solo della categoria, ma, anche e principalmente degli Enti concedenti, (Regioni e Comuni), che esercitano, da decenni, le funzioni amministrative in materia» prosegue la nota.
«E’ interesse di tutti, non solo degli imprenditori balneari, una riforma organica della materia che salvaguardi le aziende turistiche attualmente operanti, frutto dell’attività e dei sacrifici di migliaia di famiglie di “onesti lavoratori” che- conclude la nota – hanno costruito un modello di balneazione attrezzata efficiente, di qualità e di successo che il mondo ci invidia.
Riteniamo, poi, sia interesse di tutti che questa questione non sia oggetto di strumentalizzazioni politiche ma, piuttosto, di un serio e obiettivo dibattito pubblico».