Giovedì 20 agosto 2020 – E’ tornato a Maratea Maurizio Bolognetti da dove, come sta facendo ormai da mesi, continua la sua battaglia a tutela della democrazia, dei diritti costituzionali, dei diritti degli ultimi. Di coloro i quali sembrano essere stati dimenticati da chi, nelle stanze del potere, dovrebbe invece avere un’attenzione particolare verso di loro.
Dimenticati sono i tanti disabili ai quali la legge prevede che vengano garantiti i presidi ma che attendono invano da mesi. Attendono perchè la Regione Basilicata non ha ancora approvato una delibera che prevede questo.
E’ il motivo per il quale Maurizio Bolognetti, Segretario Regionale dei Radicali Lucani, ha fatto per trentanove giorni lo sciopero della fame.
“Attraverso 39° giorni di sciopero – scrive – ho provato a trasferire ai miei interlocutori forza e consapevolezza.
Ho provato a convincerli a compiere un atto dovuto, a rispettare la loro propria legalità. Purtroppo al momento ogni tentativo si è rivelato vano.
Ma la lotta, la lotta necessaria in difesa della Costituzione e di diritti che sono di tutti, prosegue; non può che proseguire.
Prosegue al fianco dell’Associazione Luca Coscioni, con l’Associazione Radicali Lucani e con i tanti che hanno compreso e hanno deciso di mobilitarsi per dare forza”.
“Ho provato a convincerli a compiere un atto dovuto”. Domanda apparentemente banale: ma se è dovuto, perchè bisogna convincerli?
Vallo a chiedere a coloro i quali dovrebbero, ma non lo fanno, apporre la firma sotto quella tanta attesa delibera.
Non demorde Bolognetti che ieri, mercoledì 20 agosto, è tornato a Maratea. Non come turista. ma “sulle tracce di Bardi e Speranza per parlare di diritti e di Costituzione, per provare ad essere speranza e a nutrire speranze. Per dar corpo di nuovo e ancora a quel “Dal corpo dei malati al cuore della politica”, una politica malata e assente, verrebbe da aggiungere, figlia del settantennio di metamorfosi del male che sempre più produce antidemocrazia e anti-stato di diritto. Proveremo ancora una volta a nutrire un’ambizione: essere attivatori di democrazia, diritto, diritti e libertà”.
Sebbene distratti da ben altri problemi, che si compiesse”un atto dovuto” sarebbe auspicabile.
Lo spera Bolognetti che, per questo motivo, continua la sua battaglia. E non è solo perchè la lettera appello al Ministro Speranza, al Presidente Bardi e all’Assessore Leone è stata firmata da 521 persone.
E ci sono poi i tanti, ma tanti, disabili che vedono calpestato un loro sacrosanto diritto.
P.S. : I genitori della ragazza hanno autorizzato la messa in onda delle immagini