Inaugurazione stamane a Potenza dell’anno giudiziario.
Il Procuratore Generale presso la Corte di Appello, Armando D’Alterio, nel suo intervento ha fatto una disamina della situazione esistente in Basilicata, regione non immune dal fenomeno delle associazioni criminali di tipo mafioso.
Nel Potentino operano gruppi storicamente insediati tra il capoluogo e i comuni limitrofi, mentre nel Vulture-Melfese i clan, «dopo anni di sanguinose guerre di mafia», sono ora legati a camorra, ‘ndrangheta (specialmente quella cosentina), e alle mafie pugliesi, e “dediti per lo più ad attività di riciclaggio e reinvestimento».
Nel Materano, invece, sono insediati gruppi mafiosi che compiono attentati e intimidazioni, oltre a «sviluppare un controllo monopolistico di attività imprenditoriali e riciclaggio, anche in collegamento con le mafie presenti nei distretti vicini». D’Alterio ha poi dedicato un passaggio della sua relazione alla gestione dei migranti: nel Vulture-Melfese, in particolare, esistono fenomeni di caporalato «particolarmente diffusi e odiosi», con migranti impegnati in agricoltura “sottoposti a orari di lavoro massacranti, sottopagati e spesso alloggiati in dimore di fortuna.
Per il Procuratore D’Alterio “si registra l’inadeguatezza del sistema di contrasto, sotto il profilo dell’inesistenza nel distretto di un presidio della Dia, dovendo far riferimento alla Dia di Bari per ciò che accade in Basilicata, e di Salerno per l’ex circondario di Sala Consilina”.
Il Procuratore D’Alterio nel suo intervento ha fatto riferimento alla situazione dei procedimenti .
Per quanto riguarda la Procura di Potenza, sono 10.840 i procedimenti sopravvenuti, e 11.412 quelli definiti, con una pendenza attuale di 5.378 procedimenti e una riduzione del 9,6%.
Per la Procura di Lagonegro i procedimenti sopravvenuti sono 5.406, e 5.006 quelli definiti, con 2.925 procedimenti pendenti finali; a Matera invece sono sopravvenuti 6.418 procedimenti, e 6.506 sono stati definiti, con una pendenza finale di 2.213 procedimenti e una riduzione del 3,8%.
Complessivamente le quattro procure del Distretto (compresa quella del Tribunale per i Minorenni) hanno definito 23.233 procedimenti ordinari rispetto agli originali 10.868, con una pendenza finale di 10.580 procedimenti (-2,6%).
La durata media dei procedimenti nella fase delle indagini preliminari e di 170 giorni per i procedimenti ordinari e 293 per quelli di competenza del giudice di pace.