“È doveroso essere qui per dare una risposta forte al tentativo in atto di colpire l’Istituto di previdenza e tutta la categoria. Colpire l’Inpgi significa indebolire la nostra autonomia professionale”, ha esordito il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.
Lo ha dichiarato partecipando alla manifestazione svoltasi ieri mattina al Pantheon a Roma in difesa dell’istituto previdenziale e dell’autonomia della professione minacciati da scelte politiche che ne mettono in discussione la stessa esistenza.
“Questa è solo la prima di una serie di iniziative di mobilitazione. Se serve -ha aggiunto Lorusso – arriveremo fino allo sciopero generale per scongiurare ogni tentativo di mettere in discussione l’autonomia della professione e l’Inpgi.
L’Istituto è in crisi a causa di dieci anni di stati di crisi e prepensionamenti. Ora il governo ha stanziato nuove risorse per accompagnare i colleghi fuori dalle redazioni, senza prevedere un adeguato ricambio. Per noi questo non è accettabile”.
Altro tema al centro dell’iniziativa quello della difesa del lavoro e del contrasto al precariato. “Il sottosegretario Martella ha annunciato l’inserimento della norma per evitare il commissariamento dell’Inpgi nel decreto ‘Milleproroghe’. Lo ringraziamo, ma diciamo anche è arrivato il momento di parlare di riforme”, ha aggiunto Lorusso.
Un appello, infine, a Governo e Parlamento dopo che “ancora una volta negli ultimi giorni un emendamento per abolire i contratti co.co.co nel giornalismo è stato respinto”. “Continueremo a chiedere l’approvazione di questa norma di civiltà”, ha osservato Lorusso.
“Nessuno in questi anni ha messo tanti soldi nel settore come l’Inpgi, che si è fatto carico di sostenere i colleghi investiti dalla crisi”, ha detto la presidente dell’Istituto, Marina Macelloni. “Forse nel ‘Milleproroghe’ ci sarà lo scudo anti-commissariamento, ma non basta. Senza l’allargamento della platea degli iscritti non possiamo sostenere altri prepensionamenti”.
“Vogliono colpire la professione, ma non resisteremo”, ha osservato il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti. “Ci hanno provato con l’Ordine, ci hanno provato tagliando i fondi per l’editoria minore e a Radio Radicale; ora ci riprovano con l’Inpgi”.
Accanto ai vertici Fnsi, in piazza della Rotonda, c’erano i rappresentanti degli altri enti della categoria, Inpgi, Ordine dei giornalisti, Casagit e i presidente di alcune Casse di previdenza dei professionisti aderenti all’Adepp. Tra gli altri, i vertici dell’Ente dei biologi (Enpab), dei dottori commercialisti, dei consulenti del lavoro (Enpacl), oltre ad un rappresentante della Cassa Forense.
Nella foto di copertina: Il segretario nazionale della Fnsi, Raffaele Lorusso, la presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni.
In alto a sinistra: il presidente dell’Assostampa Basilicata, Angelo Oliveto.
Fonte: Prima Comunicazione On Line