“Bisogna “pensare positivo” e puntare alla riconferma dell’ospedale oncologico di Rionero come Ircss. Senza deflettere e varcando la soglia della incertezza e della sospensione, mentre si avvicina la verifica biennale del Ministero della Salute. il bersaglio”.
E’ quanto sostiene Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil, secondo il quale “l’ospedale di Rionero è una risorsa identitaria dell’intero sistema regionale e della sua struttura sanitaria.
Sull’Irccs Crob si sono riversate, di recente, – afferma – molte criticità. In primo luogo la carenza di personale, soprattutto di medici, anche per una incompleta “centratura” delle politiche oncologiche regionali che talune volte hanno deviato dagli obiettivi prefissati, sbagliandone itaria. Il suo riconoscimento come Ircss ha rappresentato un traguardo prestigioso e sorprendente per la nettezza e rapidità realizzativa in vent’anni, dal ‘prato verde’ con un imponente opera di allestimento strutturale ed assistenziale delle funzioni ospedaliere”
Vaccaro ricorda che “negli ultimi tempi è prevalsa una spinta alla riduzione dell’Irccs regionale, lesinando le risorse per il personale e le politiche di investimento, accerchiandolo con macrostrutture dipartimentali interaziendali, di improbabile efficacia, incluse le funzioni velleitarie biomediche e di ricerca epidemiologica assegnate a fantomatiche e duplicate nuove istituzioni.
Una compressione degli orizzonti progettuali della struttura che ha generato una spinta alla mobilità del personale, un corto-circuito nel cammino di crescita della struttura”.
Per il segretario regionale della Uil di Basilicata “è il tempo di una seria analisi delle criticità, per resettare e rilanciare la “mission” della struttura, investendo sulla chirurgia, sulla radioterapia e sulla immunoterapia, assicurando una imbattibile reputazione nell’offerta complessiva della struttura.
Nel far riferimento all’appello lanciato anche dal Vescovo di Melfi affinchè l’oncologio di Rionero venga potenziato, Vaccaro ritiene che “la Regione deve offrire una testimonianza forte in discontinuità dal recente passato al fine di mettere in sicurezza la struttura di Rionero con decisioni ed azioni inequivoche e subitanee.
Una sorta di ‘punto zero’ nel quadrante, a dimostrazione che le criticità cumulate – confermate dall’ultima verifica della Commissione di Valutazione Ministeriale – possono essere recuperate e superate, anche nell’ottica degli obiettivi sfidanti posti nei nuovi parametri ministeriali.
E’ urgente per Vaccaro aumentare il numero dei ricercatori, innovare e rafforzare il tecnologico (Laboratori di Ricerca, Biobanca, Servizi, Informatizzazione dei database).
La Regione – prosegue Vaccaro – decida dunque di impegnare risorse proprie nel prossimo bilancio ordinario ,con una quota di circa 20 milioni, per risolvere i punti nodali per i ricercatori e per l’aggiornamento tecnologico della struttura di Rionero.
Siamo chiamati tutti, Istituzioni e forze sociali, espressioni della comunità locale – conclude Vaccaro – ad un atto di grande responsabilità per assicurare il futuro dell’Ircss di Rionero, nel quadro di un vero e nuovo rilancio dell’intero sistema sanitario, ancora disfunzionale. Le Confederazioni sindacali faranno la loro parte con iniziative specifiche nell’ambito delle iniziative che trovano riferimento nel Documento unitario per un nuovo sviluppo regionale.