Per comprendere bene questa storia è necessario fare un salto nel passato ed andare a rispolverare le pagine in cui viene raccontata la storia di Juan Caramuel y Lobkowitz, vescovo e matematico spagnolo, nato a Madrid e morto a Vigevano. E si, perché proprio il genio matematico del Caramuel ha contribuito, con il suo passaggio in questo pezzo di Sud al confine tra Basilicata e Campania, Sant’Angelo le Fratte, a diventare un luogo carico di storia e fascinazioni. L’anno di partenza di questo nostro percorso nella storia è il 1657, il giorno è il 4 luglio, quando il Caramuel, nominato vescovo di Satriano (PZ) e Campagna (SA), elesse a propria residenza proprio Sant’Angelo le Fratte, ove costruì il palazzo episcopale su suo progetto impiantando inoltre una tipografia, dalla quale vide la luce l’opera “Conceptus Evangelici Caramuelis Mariae Liber”.
Ma il genio del Caramuel non si fermò solo alla produzione editoriale, ma anche ad altri campi della scienza: proprio ai suoi studi si deve l’intuizione dei principi generali delle potenze a base n, che si inserisce nel quadro delle ricerche che porteranno di fatto alla formulazione del calcolo binario. Non solo la matematica, il Caramuel fu il fautore del probabilismo, sistema di teologia morale che poi fu adottato dalla Compagnia di Gesù. In questo luogo fatto di rocce ed umanità, ormai noto a tutti come “il paese delle cantine” e dei murales che decorano antichi palazzi e case contadine, si respira ancora questa storia incredibile, che rivive nell’arte e nei vicoli del piccolo borgo lucano. Alla sua figura e a questa enorme eredità immateriale si rifà Bottega delle Fratte, una piccola realtà dell’handmade italiano, incastonata nelle rocce dell’antico borgo “Castrum Sancti Angeli de Fratis”.
In Bottega delle Fratte il tempo sembra sospeso, legato ancora ad antiche arti e a solidi valori su cui si fonda il lavoro quotidiano realizzato, a mano, dall’artigiano che taglia e lavora pelli bellissime per realizzare taccuini ed agende di pregiata fattura, unici al mondo non solo per la qualità ma anche per la quantità, così come da tradizione e per missione. La storia, in questo luogo così diverso e poetico, è fatta di passioni e radici, cura per i dettagli e amore per il lavoro, che riprende e tramanda con rigore le tecniche di una antica legatoria dei Frati Minori.
Ma se il rispetto della tradizione è uno dei cardini centrali della Bottega, altrettanto è importante l’uso delle nuove tecnologie e dell’innovazione digitale sia nei processi di vendita, attraverso i maggiori marketplace online, che per quelli di comunicazione. E’ possibile trovare la Bottega su Facebook ed Instagram, dove ogni giorno, con una foto o un video, vengono raccontati i prodotti e la poesia del lavoro. Il brand è presente anche su Amazon.
Nella Bottega si sentono profumi inebrianti antichi, i rumori sono note di canzoni lontane e popolari, la luce che entra dai grandi finestroni che la circondano rende ancora più magici i riti del taglio, della doratura, della scelta delle migliori carte che un giorno, chissà dove, diventeranno parole, disegni, sogni, progetti, ambizioni, memorie, impegni e successi. Il suono delle forbici è un canto gentile, le mani sapienti dell’artigiano realizzano incanti e stimolano l’immaginazione, l’inventività. Il ricordo del genio matematico e creativo Caramuel rivive in questo luogo e nel suo tempo, tra la carta e la cesoia, la scarnitrice e la tirettiera dei caratteri, nei cassetti dove sono conservate la stecchetta d’osso, i punteruoli ed i punzoni.
Qui la bellezza è fatta ancora a mano. Qui la bellezza ha un cuore antico. Qui la bellezza ha radici profonde, ben piantate in una terra unica, la Basilicata, che riesce ancora a stupire anche lo sguardo più distratto. Nella Bottega delle Fratte il tempo è un valore e la tradizione una guida, che viene conservata e tutelata con rispetto. Ed è a questa tradizione che si continua a guardare per creare splendidi oggetti senza tempo che, per chi sa apprezzarne la bellezza, continuano a donare fascino e magia.