Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani in sciopero della fame dalle 23,59 del 27 febbraio scorso per salvare Radio Radicale e tutelare il diritto a poter conoscere per deliberare probabilmente è stato colto di sorpresa.
La lettera di mons. Vincenzo Orofino, Vescovo di Tursi e Lagonegro, che esprime solidarietà per “un gesto – la lotta in difesa di Radio Radicale – umanamente coraggioso e culturalmente esemplare” ha fatto piacere a Bolognetti.
Sentirsi vicina la Chiesa non poteva essere diversamente. Poi le parole di mons. Orofino si caricano di un significato profondo che danno sostegno a questa battaglia che Bolognetti sta portando avanti da oltre un mese. “… ma non esagerare”, lo invita mons. Orofino il quale dà atto a Bolognetti che ” in questi tempi socialmente difficili e incerti sono veramente pochi coloro i quali sono disposti a mettersi in gioco per difendere spazi di libertà in funzione del bene di tutti”.
“Il mio mondo ideale – pur distante dal tuo e da quello di Radio Radicale – mi porta a condividere con te – prosegue nella lettera mons. Orofino – preoccupazione per la paventata chiusura di uno storico strumento di confronto e di libera circolazione di idee e di proposte.
Oggi più che mai c’è bisogno del dialogo costruttivo per vincere la tentazione dell’uniformità omologante e dell’individualismo narcisista.
Grazie per la tua “inquietudine”! Cordialmente.
Don Vincenzo Orofino”
La risposta di Bolognetti al Prelato.
“Carissimo Don Vincenzo,
nell’esprimerti la mia gratitudine per questa tua, per le belle parole che hai voluto spendere su Radio Radicale e l’iniziativa nonviolenta in corso, consentimi solo di consegnarti una qualche mia considerazione.
Credo, caro Don Vincenzo, che siano più le cose che ci uniscono che non quelle che ci dividono, nella misura in cui entrambi abbiamo fame di verità, di giustizia, di diritto e di diritti umani.
Entrambi crediamo che il potere sia un mezzo e non un fine e che siano i mezzi a prefigurare i fini. Per parte mia posso solo dirti che tra i miei libri preferiti c’è il Vangelo e tra le citazioni che amo: “Guide cieche che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello”.
Uniti, caro Don Vincenzo, e in opposizione a coloro che ingoiano il cammello dei diritti, della legge, della Costituzione, della Giustizia.
Uniti di certo da quanto Papa Francesco ha affermato in questi anni su temi importanti quali l’ambiente, le carceri, la giustizia, la giustizia sociale.
Don Luigi Sturzo diceva: “Non c’è libertà dove c’è menzogna; perché la libertà è figlia della verità”. A migliaia di km di distanza, distanza solo fisica, Gandhi “rispondeva” con Satyagraha, che nella sua traduzione letterale sta a significare insistenza per la verità
Grazie di cuore. Grazie per la forza che mi hai trasferito.
Le tue parole sono cibo per l’anima.
Con stima e affetto”.