Dieci persone sono rimaste ferite, per fortuna non in maniera grave, in seguito alla forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 che si è verificata alle 3.19 a nord di Catania.
L’epicentro a solo 1 km di profondità vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni.
A Pennisi si sono registrati dei crolli nella chiesa del paese, ma senza danni alle persone. Mentre a Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli ‘ospiti’: la struttura presenta delle lesioni e i pensionati si rifiutano di rientrarvi.
Qualche vecchia casa disabitata in massi lavici ha subito danni a Zafaferana Etnea, mentre in diverse case dell’Acese sono caduti suppellettili da credenze e mensole e oggetti appesi ai muri. Il terremoto è stato leggermente avvertito anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano.
La conferma si è avuta dai primi sopralluoghi e dalle due riunioni che si sono tenute, alle 4.30 e alle 6:00, del Centro coordinamento soccorsi convocato dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino.
A scopo precauzionale è stato chiuso al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di ‘lesioni’ sospette sull’asfalto createsi dopo il terremoto.
Il blocco si registra tra i caselli di Acireale e Giarre. L’eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale al momento chiuso al traffico.
Nelle ultime ore l’Etna ha fatto registrare un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande ‘energia’ e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico.
Dalla mezzanotte sono state almeno sette le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo uguale o superiore a 2) registrate sull’Etna, tra cui una di magnitudo 3.3 all’01:09 con epicentro 4 chilometri a nord di Aci Sant’Antonio.
Fonte: Ansa