RIONERO IN VULTURE (PZ) – Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Stazione di Rionero in Vulture, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Potenza, hanno portato a compimento un’importante indagine finalizzata al contrasto del traffico di stupefacenti tra i giovanissimi del Vulture – Melfese.
I Carabinieri hanno dato esecuzione a tre misure cautelari personali a carico di due diciassettenni ed un neo maggiorenne, tutti di Rionero in Vulture, i quali, sulla scorta dei plurimi e gravi elementi probatori raccolti dalla P.G., sono ritenuti responsabili del delitto, continuato ed aggravato, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Al fine di interromperne l’attività delittuosa in atto e, al tempo stesso, consentire ai giovani coinvolti di proseguire il proprio iter scolastico/formativo, i tre giovani sono stati allontanati e collocati in una comunità per minorenni della Basilicata.
L’operazione di servizio, denominata “Briciole” – per le modalità operative adottate dai “pusher” che erano soliti vendere “hashish” o “marijuana” in piccole dosi da 0,5/1,00 grammo, a fronte di corrispettivi variabili dai 10 ai 15 euro – nasce da un’intensa attività informativa, sviluppata nei primi mesi dell’anno, che ha portato alla luce l’esistenza di un consolidato sistema tra gli studenti delle locali scuole superiori, i quali, in gran parte, si rifornivano proprio dai tre ragazzi predetti, proteso a rifornire i consumatori locali, per lo più giovani studenti, diretto e organizzato dagli arrestati. Le investigazioni hanno consentito di ricostruire ilmodus operandi ed accertare centinaia di cessioni di droga, operate dal gruppo, tra l’aprile ed il settembre 2018. Nel tempo, infatti, i tre sono riusciti a dar vita ad un’articolata attività di spaccio connotata da un consistente volume di affari e da una pervasività nel tessuto sociale rionerese, tanto da crearsi una “fidata rete di clienti”, in costante espansione ed in buona parte costituita da minorenni. Gli indagati, infatti, nonostante la giovane età, sono stati in grado di agire con sorprendente disinvoltura e spregiudicatezza in tale ambiente criminale, “trattando” con più fornitori ed adottando “accortezze operative” finalizzate ad eludere eventuali controlli, ricorrendo sovente ad un linguaggio criptico nelle conversazioni telefoniche e durante il trasporto di piccoli quantitativi di droga. Nel corso dell’indagine è stato effettuato l’arresto in flagranza di reato di una persona e sono stati segnalati alla Prefettura di Potenza 11 giovani assuntori di stupefacente per uso personale. Sono stati recuperati e sequestrati oltre 120 grammidi “hashish” e “marijuana”.