Si è conclusa in serata con la sottoscrizione di un verbale di accordo la riunione che l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Cifarelli ha convocato ieri per trovare una soluzione alla vertenza che interessa nell’immediato 150 lavoratori del centro oli di Tempa Rossa da giorni in presidio davanti al cantiere, ma più in generale tutti coloro che entro dicembre rischiano di essere licenziati con la smobilitazione del cantiere.
Intorno al tavolo rappresentanti sindacali di Cgil Cisl Uil, i sindaci di Corleto Perticara, Gorgoglione, Guardia Perticara, Accettura, i rappresentanti di Total e Tecnimont, la rappresentante del Comitato “La Voce di Corleto”.
Davanti all’assessorato alle Attività Produttive numerosi operai che hanno dovuto attendere fino a sera per conoscere l’esito dell’incontro.
Incontro che, come dicevamo, dopo un ampio ed a tratti vivace confronto tra le parti, un risultato ha raggiunto: un accordo sottoscritto da Regione, sindacati, Total e Tecnimont. Non dai sindaci presenti i quali hanno contestato il non essere stati coinvolti nella stesura del verbale di accordo.
Filo conduttore dell’incontro è stata la questione occupazionale alla luce del rischio, purtroppo reale, che molti di coloro i quali in questi anni sono stati impiegati nella realizzazione del centro olio possano rimanere senza lavoro.
Ad allarmare sindacati e lavoratori e, diciamolo, anche la Regione è stata la lettera che il Direttore Esecutivo Affari Istituzionali e Relazioni Esterne della Total, Roberto Pasolini, aveva inviato a Regione e sindacati (VEDI), con la quale si chiedeva che venisse tolto il blocco davanti al cantiere (De Nicola della Fiom ha corretto il tiro: si tratta di presidio – n.d.r.) e si precisava che la Total non ha può interferire sulle scelte delle aziende che stanno realizzando i lavori.
Una posizione contestata dai rappresentanti sindacali (Summa, segretario regionale della Cgil ha parlato di responsabilità oggettiva della società petrolifera) e che neanche l’assessore Cifarelli ci è parso abbia condiviso del tutto.
Poi la discussione si è sviluppata sulle questioni di fondo: la salvaguardia del tessuto occupazionale locale, tutela dell’ambiente e della salute.
I sindaci, da parte loro, hanno rivedicato un maggior coinvolgimento nelle decisioni che si vanno ad adottare. I rappresentanti di Total e Tecnimont hanno dichiarato la propria disponibilità a dare risposte alla domanda occupazionale che giunge dalle popolazioni dell’area, sulla base di quanto finora fatto.
Esigenze, richieste che sono state sintetizzate nel verbale di accordo, punto di partenza – è stato detto – per un percorso che si spera possa garantire appunto piena occupazione.
Sarà illusrato oggi ai lavoratori che presidiano il cantiere.
COSA PREVEDE L’ACCORDO
Nella smobilitazione del cantiere del Centro Oli di Tempa Rossa Tecnimont si impegna ad utilizzare prioritariamente, a parità di professionalità, i lavoratori lucani.
Tecnimont, inoltre, si impegna a favorire il reimpiego del personale fuoriuscito al 31 ottobre 2018 nella residua attività di completamento del cantiere e a riconoscere, direttamente o tramite i suoi sub-appaltatori.
Ai lavoratori lucani che cessano l’attività dal 31 ottobre 2018 e che hanno prestato attività per almeno dodici mesi anche non continuativi, una quota economica addizionale di sostegno al reddito pari ad euro 2.400 lordi.
Il protocollo prevede inoltre che a tutti i lavoratori lucani licenziati sarà garantita l’attività di formazione per favorire il reinserimento lavorativo.
Total promuoverà il ricollocamento del personale già impegnato nella realizzazione del Centro Olio, ivi comprese le attività di servizio, presso le imprese appaltatrici delle attività di supporto alla produzione, sulla base di un data base specifico dei lavoratori lucani già impiegati nella fase di realizzazione del Centro Olio, istituito sulla base di dati che saranno messi a disposizione delle imprese appaltatrici delle opere di realizzazione del Centro Olio.
In caso di avvicendamento di appaltatore sarà applicabile la garanzia di salvaguardia occupazionale e Total richiederà che il fornitore subentrante si obblighi a garantire l’assunzione delle risorse precedentemente impegnate nel servizio;
Total farà inoltre in modo che le dimensioni dei contratti d’appalto favoriscano la partecipazione delle imprese lucane.
Nell’accordo siglato in Regione si prevede anche la periodica valutazione dei livelli occupazionali che potranno scaturire dalle attività ancora da realizzare.
Fissata anche l’intesa sulla necessità di proseguire l’attività di negoziazione per un accordo tra la Regione Basilicata, le Organizzazioni sindacali regionali, i Comuni e Total sui seguenti assi: sviluppo economico e sociale del territorio; capitale umano e salvaguardia dei livelli occupazionali; salvaguardia ambientale, sicurezza sul lavoro e sorveglianza sanitaria; Sviluppo attività industriale di E & P di Total.
“L’accordo tra Regione e Total del 2006 – ha detto l’assessore Cifarelli – è sicuramente perfezionabile, sulla base dei mutamenti nel tempo intervenuti. Oggi – ha aggiunto – il tema principale è quello occupazionale e il tavolo insediato in Regione deve rappresentare l’inizio di un percorso teso a individuare le modalità corrette per rinnovare l’accordo in modo da consentire a Total la prosecuzione delle attività tenendo in debita considerazione l’occupazione della popolazione lucana”. Cifarelli ha infine dichiarato che “la fase di chiusura del cantiere e l’apertura della nuova fase non devono essere separate. Va sancita la continuità tra le due fasi per cui, oltre alle alte professionalità eventualmente non reperibili sul territorio, il resto del personale va reclutato tra il personale cessato con Tecnimont”.