Si aggrava il bilancio dell’incidente verificatosi nella serata di ieri sulla superstrada Basentana all’altezza di Salandra.
Nell’ospedale di Potenza, dove era stata trasportata da personale del 118, è deceduta per le gravi ferite riportate, Maddalena Chetti, 45 anni di Ferrandina.
Rimangono stazionarie le condizioni delle altre due persone rimaste coinvolte nell’incidente.
A causare l’incidente uno scontro frontale tra due auto verificatosi in un tratto privo di spartitraffico, problema che viene riproposto con una nota dal consigliere regionale Paolo Castelluccio.
“Non possiamo continuare a contare le vittime sullo stesso tratto della SS407 Basentana magari aspettando che l’Anas dimostri sensibilità e pubblichi almeno il bando del primo lotto dei lavori per l’installazione dello spartitraffico” sostiene Castelluccio il quale si rivolge all’assessore regionale alle Infrastrutture Castelgrande perché non si limiti all’ennesima presa di posizione formale ma – sostiene Castelluccio – esiga dal management Anas risposte esaurienti ed in particolare esiga una data certa del bando e di conseguenza un cronoprogramma di inizio dei lavori con priorità e urgenza nel tratto di Grassano, per intenderci il famigerato tratto nei pressi del ristorante La Salitella.
E’ questo l’unico modo – prosegue Castelluccio – per garantire alla nuova vittima, ai feriti e alle loro famiglie giustizia per una morte che si poteva evitare come le conseguenze comunque tremende per altri, un atto tanto più dovuto per interrompere la lunga sequela di incidenti mortali.
Se il problema è la disponibilità immediata delle risorse finanziarie necessarie si investa direttamente il Ministero alle Infrastrutture perché questa situazione riveste la stessa emergenza di quella registrata per affrontare il dopo crollo del ponte di Genova.
Tra l’altro nel Patto per il Sud che contiene progetti nel settore infrastrutture ci sono – ricorda Castelluccio – anche soldi della Regione. Come per Genova anche per la messa in sicurezza della Basentana diventa necessario pensare ad interventi commissariali in grado di bypassare procedure normali eccessivamente lunghe e scongiurare le indiscrezioni che circolano sulla dilatazione dei tempi, addirittura al 2020, proprio a causa della carenza di fondi.
Il Governo Lega-M5S deve dimostrare – conclude Castelluccio – che non c’è una politica per le infrastrutture da due pesi e due misure perché non può essere il numero di vittime o la collocazione di una infrastruttura viaria magari al Nord piuttosto che al Sud a determinare scelte e provvedimenti di emergenza. Ogni vita spezzata è uguale e merita la stessa reazione tempestiva e concreta”.