Ribadire le gravi inadempienze rispetto al ruolo di Matera capitale europea della cultura 2019 ma allo stesso tempo avanzare proposte affinché, a partire dal 1 gennaio 2020, la città di Matera e tutta la Basilicata possano dotarsi di infrastrutture materiali e immateriali quali prerequisiti fondamentali per la crescita e lo sviluppo socioeconomico del territorio.
È stato questo il senso del primo appuntamento di “Liberiamo il futuro”, la sesta edizione delle giornate del lavoro della Cgil Basilicata, che si è svolto a Matera nella sala Rota del Conservatorio Duni.
Di mobilità e trasporti si è discusso all’incontro “Connettiamoci al futuro: infrastrutture materiali per collegare il territorio e generare sviluppo” con Eustachio Nicoletti, il segretario Fillea Cgil nazionale Alessandro Genovesi, il presidente Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Gabriele Buia, l’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata Roberto Cifarelli, la direttrice generale del dipartimento infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata Liliana Santoro,il coordinatore territoriale Anas dell’Area Tirrenica Nicola Prisco, il direttore territoriale commerciale RFI Adriatica – Bari Roberto Laghezza, il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa.
Raddoppio della Matera-Ferrandina (ex SS7), realizzazione della Matera-Gioia del Colle per consentire il collegamento con l’autostrada A14, esecuzione della linea ferroviaria ad alta velocità Taranto-Potenza-Salerno, velocizzazione del collegamento Matera – stazione centrale di Bari e aeroporti di Bari e Brindisi attraverso l’impiego delle risorse rese operative nelle indicazioni approvate nel piano dei trasporti regionale: questi gli interventi chiesti dalla Cgil Basilicata per potenziare i trasporti in vista di Matera capitale europea della cultura 2019.
“Eliminiamo immediatamente ogni equivoco – ha precisato il segretario generale Cgil Matera Eustachio Nicoletti –. Riteniamo fondamentale accelerare i tempi di completamento della tratta ferroviaria Ferrandina -Matera, già finanziato e inserito nel contratto di programma Stato-RFI per dicembre 2022. Gradiremmo che il ministro Lezzi, nella prossima visita, ponesse l’attenzione sul collegamento ferroviario Ferrandina – Matera oltre che sull’andamento dei lavori di piazza della Visitazione, affinché rientri fuori da una programmazione del sistema ferroviario meridionale e in particolare della Basilicata”.
L’elenco degli interventi per ridurre il gap infrastrutturale della Basilicata è lungo: dal raccordo autostradale Sicignano/Potenza alla Basentana, dal completamento della Bradanica al raddoppio della Potenza-Melfi. Ancora, i lavori sulla strada statale 95 Tito-Brienza, la messa in sicurezza della strada statale 18 Tirrena Inferiore a Maratea, il collegamento tra le statali Basentana e Sinnica. Il sistema ferroviario risulta essere del tutto inadeguato nel tratto Salerno – Potenza , Potenza – Foggia e Taranto – Salerno.
“La nostra proposta – ha detto il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa – è di costituire un fondo speciale per gli investimenti in mobilità e infrastrutture e redigere un grande piano straordinario per la tutela del territorio, specie a seguito dei drammatici fatti di Genova.
La Basilicata deve fare i conti da un lato con il suo storico isolamento, aggravato dall’invecchiamento delle opere, dall’altro con la tendenza alla disgregazione che spinge le zone economicamente forti del territorio ad aggregarsi ai distretti di altre regioni. La Basilicata dovrà ripensare il suo spazio e mettere in campo ogni sforzo per contrastare questo fenomeno, tanto più se si pensa alla straordinaria sfida lanciata con Matera 2019. Sfida che va colta e riallocata in una più ampia trama di relazioni regionali ed extraregionali, senza che ciò implichi un ulteriore distacco tra aree forti e aree deboli ma, al contrario, favorisca processi di avvicinamento e integrazione delle periferie”.
Ha concluso Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea Cgil: “Per tenere aperta una prospettiva di sviluppo delle aree interne a partire dalla Basilicata e dal nostro Mezzogiorno serve implementare una strategia articolata basata su: garanzia degli investimenti già stanziati (cioè difendere e rilanciare il programma pluriennale noto come “Connettere l’Italia), completamento delle opere infrastrutturali rafforzando l’intermodale e il passaggio da gomma a ferro, investimenti sulla funzione industriale delle stazioni appaltanti a partire da Anas e Ferrovie, qualificazione del pubblico dopo anni di svuotamento di competenze tecniche e professionali, dal Genio Civile agli uffici territoriali delle opere pubbliche.
Dentro questo schema – ha continuato Genovesi – occorre difendere i principi e le norme del nuovo Codice degli Appalti, disponibili a intervenire su alcune norme di processo che stanno rallentando le cantierizzazioni, ma rivendicando la bontà di aver separato progettazione ed esecuzione, aver ridotto al minimo le pratiche delle varianti (tra le cause principali di aumento abnorme di costi ed incompiute), aver introdotto maggiori certezze sul rispetto dei contratti collettivi nazionali del lavoro, aver inserito la clausola sociale, aver limitato il ricorso a sub appalti e al massimo ribasso, chiedendone su alcune parti, semmai, la piena attuazione”.
Tutto ciò da solo non basta. “Turismo e cultura sono un binomio imprescindibile per il rilancio dell’economia e dell’occupazione ed è per questo che la nomina di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 è un’opportunità fondamentale per tutti”. Lo ha detto la segretaria generale della Filcams Cgil Maria Grazia Gabrielli partecipando all’incontro “Con la cultura si mangia: beni culturali, digitale, turismo e lavoro”.
“È un progetto – ha affermato Gabrielli – pensato e creato per la città e tutto il territorio regionale: aprirsi al mondo, creare relazioni, incrementare i flussi turistici per far conoscere e valorizzare le tante straordinarie ricchezze presenti nel sud del nostro paese. Contaminare e contaminarsi, per ridare vitalità e fiducia ai cittadini materani, ma anche della Basilicata e di tutto il Mezzogiorno, e farli tornare ad essere protagonisti attivi del proprio futuro attraverso la partecipazione e la condivisione di un obiettivo comune.Matera 2019 offre diverse prospettive anche per il mondo del lavoro, in particolare del turismo e della cultura: investire per crescere e migliorare la professionalità e la qualità dei servizi offerti”.
“In Basilicata – sottolinea il segretario generale Cgil Matera Eustachio Nicoletti – l’occupazione settoriale non risulta proporzionale alle presenze turistiche.L’aumento è stato solo dell’1,7% mentre il settore turistico lucano ha una quota del 3,8% sul valore aggiunto nazionale, dando lavoro a circa 8.000 addetti (distribuiti fra alloggio e ristorazione). Il terziario, benché importante, non è il traino dell’economia regionale nonostante Matera abbia registrato tra il 2010 e il 2017 una maggiore crescita di visitatori (+152% in 7 anni), vantando il 69% del dato complessivo regionale.
Lo sviluppo considerevole del turismo in Basilicata e soprattutto a Matera – precisa Nicoletti – è avvenuto in assenza di capacità di trasformare il patrimonio in leva di sviluppo economico attraverso una gestione pianificata e investendo contestualmente nel lungo periodo. A farne le spese dell’improvvisazione generale sono i lavoratori e le lavoratrici: regolarizzazione solo della metà del lavoro effettivamente svolto, pagamento a cottimo, lavoro nero”.
A ciò si aggiungono “gli interventi sul recupero e realizzazione dei beni culturali e delle strutture collegate allo sviluppo culturale – conclude Nicoletti – che sono in netto ritardo, tanto che la maggior parte non sarà fruibile per il 2019 nonostante i 400 milioni di euro derivanti dal Contratto di sviluppo firmato con il governo nazionale a settembre 2017”.
Al dibattito sono intervenuti anche l’assessore alla cultura e all’innovazione del Comune di Matera Giampaolo D’Andrea, lo startupper Fausto Villani, il ricercatore esperto Svimez – Economia industriale ed econometria Stefano Prezioso, il manager Tim Giulio Di Giacomo, l’esperto di piani e programmi di sviluppo territoriale, valorizzazione del patrimonio culturale e programmi di sviluppo turistico Gianpiero Perri e Luigi Martulli, presidente e fondatore del consorzio Materahub industrie culturali e creative.
La manifestazione prosegue oggi sabato 8 settembre a Potenza.
Alle 17 apriranno i lavori in piazza Don Bosco il sindaco di Potenza Dario De Luca e la segretaria della Cgil Basilicata Giuliana Scarano. Alle 17.30“Un’ora con”: la giornalista Conchita Sannino di Repubblica intervisterà il magistrato Nicola Gratteri.
A seguire, alle 18.30, l’incontro “Università e saperi per il rilancio del Paese e del sistema Mezzogiorno”. Ne discuteranno il segretario generale Flc Cgil Basilicata Paolo Fanti, la rettrice dell’Università di Basilicata Aurelia Sole, il segretario generale Fl Cgil nazionale Francesco Sinopoli, Dino Giarrusso dello staff del sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, il presidente Svimez Adriano Giannola e il docente dell’Università di Salerno Carmine Pinto.
Modera Corrado Zunino, giornalista di Repubblica.
Alle 21.30 in piazza Don Bosco concerto di Frah Quintale.
Fonte: Sassi Live