In caso di separazione o divorzio, l’affido dei figli spesso è causa di tensioni tra genitori con conseguenze negative per i minori. Il legislatore, con la legge sull’affido condiviso, ha cercato di porre rimedio, riducendo al minimo il trauma che deriva da queste scelte sofferte.
Di questo si parlerà nel pomeriggio a Potenza nell’aula Grippo del palazzo di Giustizia, con inizio alle 15,30, su iniziativa dell’Ami, l’Associazione Matrimonialisti Italiani di Basiicata nel corso di un incontro-dibattito, il tema del quale sarà “Conflittualità genitoriale: affido condiviso e figli “spaccati”. Psicopatologie e “Dintorni“.
La legge che ha disciplinato l’affido condiviso è la n. 54 del 2006, nata per garantire ai genitori, anche dopo la separazione e/o il divorzio, un rapporto continuativo con uguali diritti e doveri nella gestione, educazione dei figli e nelle scelte quotidiane inerenti i loro maggiori interessi.
Con l’introduzione della c.d. legge sull’affido condiviso, l’intendo del legislatore è stato quello di ridurre al minimo il trauma conseguente la separazione e dunque il trauma legato al distacco dei figli dal genitore con il quale non vivrà stabilmente.
Il legislatore ha cercato di garantire al genitore non collocatario, ovvero al genitore con il quale il minore, per via della separazione, non coabiterà più stabilmente, la possibilità di poter condividere, con l’altro genitore, le scelte inerenti la vita dei figli, continuando, cioè ad essere parte attiva così come in costanza di matrimonio.
La Legge sull’affido condiviso è stata accolta con molto entusiasmo dagli addetti ai lavori, è stata vista come una importante novità, uno spartiacque che finalmente avrebbe messo entrambi i genitori sullo stesso piano, evitando che si creassero genitori di serie A e il genitori di serie B.
Tuttavia, ancora oggi, dopo oltre 10 anni dalla sua entrata in vigore, il problema legato alla reale attuazione della legge, all’osservazione delle disposizioni del giudice è ancora attuale.
All’incontro dibattito, che sarà moderato dal presidente dell’Ami di Basilicata, Luciana Iannelli, interverranno Marianna Grimaldi, dell’Ami di Salerno (“L’affidamento condiviso tra forma e sostanza nei provvedimenti dei Tribunali”), Valentina Santoro, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Potenza (“La violazione dei provvedimenti del giudice e l’esercizio condiviso della responsabilità genitoriale”), Agostino Bellucci, Avvocato penalista del Libero Foro, Lucia Ruoti, componente Ordine Assistenti Sociali della Basilicata (“La tutela della cogenitorialità e gli effetti della privazione parentale”), Francesco Tortono, presidente Associazione RiCReA (“Sociopatia, disagio scolastico e relazionale”), Loredana Satriani, consigliere Ordine Avvocati Potenza (“Il ruolo dell’avvocato nella fase della esecuzione dei provvedimenti sull’affido”), Francesco Venezia, Vice Presidente APS ADAMO (Associazione padri separati), Marcella Montemurro, Componente APS ADAMO (Associazione padri separati) (“Misure a sostegno delle famiglie monoparentali, soprattutto se con figli disabili e genitori separati”).
L’incontro dibattito prevede 4 crediti, di cui 2 di deontologia, per gli avvocati. In corso di accreditamento per gli assistenti sociali.
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