E’ tra i più bei borghi d’Italia Castelmezzano. Semmai ce ne fosse stato bisogno, la conferma è giunta dal concorso indetto dalla trasmissione televisiva della Rai “Alle falde del Kilimangiaro” vinto da Venzone, centro in provincia di Udine.
Castelmezzano, incastonato tra le rocce delle Dolomiti Lucane, giunto settimo nella speciale graduatoria, si è proposto con la sua bellezza unica, le sue caratteristiche viuzzeche che s’inerpicano sulle rocce che ne fanno da cornice.
Bellezza apprezzata dai numerosi turisti che hanno scelto Castelmezzano per trascorrere le festività pasquali.
Ieri, Lunedì dell’Angelo, si è registrato il pienone nonostante le condizioni atmosferiche che hanno condizionato in tutta la Basilicata la tradizionale gita fuori porta.
Un buon segnale per gli operatori turistici in vita del prossimo ponte del 25 aprile e, ancor di più, della stagione estiva.
Castelmezzano si propone con tutta un serie di iniziative che soddisfano target diversi di turisti: il volo dell’angelo, la ferrata per gli appassionati di roccia, il ponte tibetano. Il percorso delle sette pietre, progetto quest’ultimo che recupera un antico sentiero contadino di circa 2 km, che collega i Comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano e che trae ispirazione dai racconti, tramandati oralmente fra le generazioni e dall’immaginario collettivo su cui si fonda il testo Vito ballava con le streghe di Mimmo Sammartino.
Felice intuito quello degli amministratori locali di differenziare le proposte e rivalutare le bellezze del territorio.
Ma non solo le Dolomiti Lucane con Castelmezzano e Pietrapertosa sono state le mete dei turisti in questi giorni di festa.
Presa letteralmente d’assalto da turisti, anche stranieri, Matera, Capitale della Cultura 2019, sull’onda anche del successo della fiction di Rai Uno “Sorelle”.
Affollate le località turistiche delle aree interne, il Pollino, i laghi di Monticchio. Numerosi sono sono stati coloro che hanno visitato le cascate di San Fele.
Ad Aliano, in occasione delle festività pasquali, è stata inaugurata nel Museo Paul Russotto, la mostra “New York e gli artisti tra il 1981 e il 1990″.
È il ritratto di una metropoli ancora viva dove arte, musica, teatro e qualsiasi altra forma espressiva trovano lo spazio giusto per affermarsi, e, nel contempo, l’immagine di una generazione attraverso le fotografie di Peter Bellamy.