Sono stati i Giovani del Vulture i grandi protagonisti del 52esimo Vinitaly svoltosi a Verona dal 9 al 12 aprile scorso. Giovani con percorsi di studio importanti alle spalle e che oggi affrontano le sfide del futuro con la consapevolezza di avere dalla loro parte una grande professionalità oltre alla necessaria passione per un vino, l’Aglianico, e un territorio, il Vulture, che stanno facendosi conoscere ed apprezzare a livello internazionale.
Martedì 11 aprile, infatti, dieci giovani produttori lucani hanno preso parte, presso il Wine2Gigital – PalaExpo, ad una importante degustazione curata dal direttore scientifico della Vinitaly International Academy, Ian D’Agata.
Sono stati infatti solo tre gli eventi degustativi organizzati durante l’ultima edizione del Vinitaly e un’occasione, quindi, “che resterà negli annuali della storia vitivinicola del Vulture come il primo grande passo compiuto da una generazione di giovani che oggi si ritrova alla guida delle aziende di famiglia”.
Durante il VIA Seminar intitolato “Una nuova generazione dell’Aglianico del Vulture si affaccia al comando”, numerosi sono stati gli interventi e gli apprezzamenti da parte dei membri del VIA presenti alla degustazione. Va ricordato che la Vinitaly International Academy è il braccio strategico di Vinitaly, la più grande fiera internazionale dei vini e dei distillati. Nel suo ruolo di ambasciatore del vino italiano, Vinitaly International funge da ponte tra l’Italia ed il resto del mondo favorendo la comunicazione e la collaborazione tra i produttori di vino italiano ed i rappresentanti dei principali mercati internazionali.
Queste le etichette in degustazione (tutti Aglianico dell’annata 2012): Guadarrà di Bisceglia, Stupor Mundi di Carbone Vini, Oraziano della Casa Vinicola Armando Martino, Carpe Diem del Consorzio Viticoltori Associati del Vulture, Titolo di Elena Fucci, Damaschito dell’Azienda Grifalco, Bauccio di Madonna delle Grazie, Pian del Moro di Musto Carmelitano, Kamai di San Martino, Likos di Vigne Matrodomenico.