Lo ha detto a chiare lettere il sindaco di Matera: “se qualcuno pensa che possa dimettermi per i problemi, che ritengono fisiologici, sorti anche all’interno della maggioranza su alcune questioni procedurali, si sbaglia. Io non mi dimetto”.
Cos’e’ accaduto nell’ultima seduta del consiglio comunale da far temere il peggio? Su una pratica di ordinaria amministrazione, riguardante l’ampliamento dell’hotel San Domenico, si è creata una situazione imbarazzante: il sindaco Raffaello De Ruggieri, prima ha chiesto il rinvio, dichiarando di non conoscere affatto la pratica (analoga richiesta dell’assessore all’urbanistica, Francesca Cangelli, ma per problemi procedimentali), poi, dopo una breve sospensione dei lavori, De Ruggieri ha chiesto che si votasse. Il risultato ha dimostrato “lo stato di assoluta confusione in cui versa la maggioranza che finora regge De Ruggieri”, come sostiene il capo gruppo del Pd, Salvatore Adduce, facendo rilevare che solo otto dei consiglieri della maggioranza hanno votato a favore.
“Eppure si trattava di una piccola pratica. Possiamo immaginare cosa succederà se – prosegue Adduce – il consiglio dovrà affrontare temi importanti e cruciali per la vita della città,cosa che finora non ha fatto. Il sindaco continua ad affermare spavaldamente che non si dimetterà e che solo il consiglio comunale lo potrà sfiduciare. Ma non si comprende allora perché invece di affrontare un chiarimento in consiglio come richiesto dal centrosinistra ha deciso – conclude Adduce – di rivolgersi alla piazza proponendosi come novello arruffapopolo”.