Nel mondo del calcio se ne vedono tante. Ma che si possa usare violenza anche in campionati giovanili e dilettanti non capita spesso. Invece gli episodi dei quali si è dovuto interessare il Questore di Matera si sono verificati proprio in campionati minori.
Il primo episodio si è verificato nello stadio di Tursi il 21 marzo 2015, durante l’incontro di calcio valevole per il Campionato Giovanissimi, disputato da ragazzini di 13-14 anni, tra la squadra locale e quella di Pisticci Marconia.
Nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo, il giovane accompagnatore (oggi 25 anni) della compagine locale si recò nello spogliatoio dell’arbitro, minorenne, minacciandolo. Il tifoso che era con lui aggredì finanche il giudice di gara, costringendolo a ricorrere ai sanitari dell’ospedale di Policoro.
In attesa della definizione del procedimento penale per violenza privata e lesioni personali in concorso, nei confronti dei due, il Questore di Matera ha adottato il provvedimento di Daspo (divieto di accedere a manifestazioni sportive), rispettivamente per tre anni nei confronti dell’accompagnatore e per cinque nei confronti del tifoso.
Il secondo episodio risale invece al 9 gennaio scorso, durante un incontro di calcio a 5 all’interno del Palazzetto dello Sport di Bernalda, tra la squadra locale e quella del Comprensorio Medio Basento Calciano, valevole per il campionato regionale di serie C1.
Uno dei calciatori, a gioco fermo, si portò dietro la porta avversaria e colpì con un pugno alla testa il portiere della squadra ospite, facendolo cadere a terra. Il malcapitato fu trasportato con ambulanza del 118 al Pronto Soccorso, dove fu medicato con prognosi di cinque giorni.
Nei confronti dell’aggressore (27 anni), che dovrà rispondere alla giustizia penale per lesioni personali, il Questore ha adottato il Daspo per la durata di tre anni.