Quello che doveva essere un bando creato per il sostegno all’inserimento lavorativo di persone disabili è diventato, invece, motivo di denuncia da parte delle associazioni competenti. L’avviso pubblico in questione è stato pubblicato sul sito web della Regione Basilicata il primo settembre ed ha come oggetto: “Interventi di sostegno alla qualificazione e all’occupabilità di cittadini diversamente abili in ambito agricolo”. Finalità dell’Avviso – che rientra tra gli obiettivi specifici e le priorità di investimento dell’Asse 2 del Programma Operativo FSE Basilicata 2014/2020 – come si legge all’art. 1, è quella di “agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati, con specifico riferimento alle persone con disabilità”.
Fin qui tutto ok. Il problema che ha visto costretta la presidente della Fish Basilicata, la Federazione Italiana per il superamento dell’handicap, Maria Vincenza Ferrarese, ad inviare una lettera al presidente Pittella, riguarda, invece, il secondo articolo. Scrive Ferrarese nella missiva: “La pubblicazione dell’Avviso Pubblico, ci conferma la volontà di codesta Amministrazione di prestare sempre più attenzione alle persone con disabilità. Dalla lettura dell’Avviso rileviamo che, tra i requisiti di ammissibilità dei destinatari delle attività formative, declinati nell’art. 2, viene richiesto, tra l’altro, il possesso del diploma di scuola media superiore”. “Questo solo requisito – aggiunge la Ferrarese – è fortemente discriminante per le persone con disabilità cognitiva alle quali, al termine del percorso scolastico della scuola media superiore, viene rilasciato un attestato di credito formativo”. “L’agricoltura è un comparto produttivo che ben si presta all’inserimento di persone con deficit cognitivo, sia per le tipologie di lavoro, sia per i tempi che possono essere facilmente adattati alle potenzialità degli stessi – scrive la presidente – Ci sembra quindi una grave discriminazione escludere tanti ragazzi con disabilità cognitiva dalla possibilità di iniziare un percorso formativo”. “Certi che l’inserimento di tale requisito sia il frutto di una disattenzione piuttosto che di una volontà di esclusione, Le chiediamo di voler provvedere ad inserire nel bando, quale titolo valido a tutti gli effetti di legge, anche il possesso dell’Attestato di credito formativo”, conclude Maria Vincenza Ferrarese.
L’Avviso scadrà il 4 ottobre prossimo. Anche se come è noto, il presidente Pittella in questi giorni è a Milano per delle cure mediche, ci auguriamo che chi di competenza possa adoperarsi per rimediare a tale distrazione.