Con una nota inviata al comitato di Presidenza del Consiglio Sueriore della Magistratura, il consigliere laico di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, ha chiesto l’apertura di una pratica in prima commissione riguardo al magistrato Gerardina Romaniello, presidente del Tribunale del riesame di Potenza (nella foto).
Secondo Zanettin il Csm dovrebbe «valutare se sussistano profili di incompatibilità ambientale o funzionale sotto il profilo dell’appannamento dell’immagine di imparzialità e terzietà» del giudice.
Nella nota Zanettin fa riferimento ad una “sorta di “complotto” contro l’azienda ospedaliera di Potenza del giudice Romaniello e di suo marito, il cardiochirurgo Fausto Saponara che emergerebbe da quanto pubblicato dai media locali e in particolare il Quotidiano del Sud. Quest’ultimo, come si ricorderà, ha reso pubbliche le registrazioni di alcuni colloqui, dai quali l’ipotesi “complotto” emergerebbe.
“Complotto” che sarebbe stato collegato al caso della morte avvenuta nel 2013 nel reparto di cardiochirurgia dell’ospedale San Carlo di Potenza di Elisa Presta, per il quale sono indagati per omicidio colposo (il processo è in corso) l’ex primario, Nicola Marraudino, e due componenti l’equipe: Michele Cavone e M.G..