Presentavano sempre i medesimi documenti (talvolta grossolanamente alterati) per ottenere contributi comunitari nel settore della Politica Agricola Comune, sebbene non ne avessero diritto.
Questo, in sintesi, il modus operandi scoperto dai finanzieri della Compagnia di Matera nel corso delle indagini svolte nei confronti di un’impresa agricola con sede nella città dei sassi che, grazie all’articolato sistema fraudolento, ha ottenuto senza averne diritto finanziamenti a carico del bilancio dell’Unione Europea per un importo superiore ad € 730.000.
In particolare, gli accertamenti eseguiti hanno consentito di rinvenire, tra la documentazione allegata alle domande di contributo , sempre i medesimi contratti di affitto di terreni che metodicamente – a seconda delle esigenze dettate dai vari bandi indetti annualmente –, venivano modificati attraverso l’aggiunta di particelle catastali (anche appartenenti ad imprese terze) o, come riscontrato in altri casi, recanti l’apposizione di firme false.
Gli ulteriori approfondimenti eseguiti dalle Fiamme Gialle materane hanno evidenziato che gli stessi estremi catastali dei terreni in questione sono stati utilizzati anche da imprese della provincia di Bari per richiedere ed ottenere, a loro volta, altri contributi.
All’esito delle indagini, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Matera nr. 10 soggetti, in quanto ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata e, ricorrendone i presupposti, è stata avanzata anche la proposta di adozione della misura cautelare reale del sequestro preventivo. Fra i soggetti denunciati, anche due rappresentanti di un C.A.A. (centro assistenza agricola) incaricati dell’istruttoria dei fascicoli relativi alle pratiche di finanziamento, a carico dei quali è stata ravvisata l’omissione dei controlli richiesti proprio in ordine all’effettiva titolarità dei terreni.
Le conclusioni investigative sono state portate all’attenzione della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Basilicata, in relazione all’ipotesi di danno erariale connessa all’indebita percezione dei finanziamenti.
La lotta agli sprechi di denaro pubblico rappresenta una assoluta priorità per l’azione di servizio della Guardia di Finanza, nella consapevolezza che l’utilizzo trasparente ed efficiente dei finanziamenti nazionali e comunitari è condizione imprescindibile per aiutare la crescita produttiva ed occupazionale a sostegno del tessuto economico sano del Paese.