C’era tutto lo stato maggiore del Movimento 5 Stelle nella conferenza stampa, convocata dopo gli sviluppi dell’inchiesta sul petrolio: l’europarlamentare Piernicola Pedicini, i parlamentari Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli, i consiglieri regionali Gianni Leggieri e Giovanni Perrino.
Con sfumature diverse, ma nella sostanza con una posizione unanime, i rappresentanti del M5S hanno chiesto che sia il Presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, che il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, si dimettano.
Li riteniamo politicamente responsabili di una gestione del petrolio in Basilicata che l’inchiesta della magistratura ha confermato – ha detto l’on. Mirella Liuzzi – scandalosa e irrispettosa delle popolazioni lucane e dell’ambiente.”Finora solo inquinamento e scandali” ha aggiunto l’0n Liuzzi che ha anche criticato la decisione di Pittella di rimanere in “doveroso silenzio per rispetto della magistratura”.
Della questione petrolio finora non si è riuscito a discutere in Consiglio Regionale ha denunciato il consigliere regionale Gianni Leggieri. Nonostante le tante mozioni presentate, ogni qual volta che se ne doveva parlare veniva amancare il numero legale. Pittella – ha aggiunto – di petrolio preferisce non parlare.
Intanto, martedì prossimo – ha annunciato il consigliere regionale Giovanni Perrino – il M5S presenterà una mozione di sfiducia sul Presidente della Giunta Regionale, sperando che qualch’altro consigliere dell’opposizione la firmi.
Di “colosso affaristico” ha parlato il senatore Vito Petrocelli, secondo il quale sono le compagnie petrolifere a dettare le leggi e a decidere sulla pelle dei cittadini, con la connivenza di politici ed amministratori. Nel ricordare che la Commissione parlamentare d’inchiesa sul ciclo dei rifiuti ha anticipato al 18 aprile la sua visita in Basilicata, Petrocelli ha detto che finora non si è riusciti ad avviare un’inchiesta parlamentare sull’Eni. Ma si continuerà a chiederla.
I pericoli d’inquinamento derivanti dall’attività estrattiva sono stati segnalati anche alle istituzioni europee ha detto l’europarlamentare Piernicola Pedicini, il quale ha denunciato quanto sta accadendo a Tempa Rossa dove si sversa nei campi, con gravi conseguenze per le aziende della zona.
Ci saremmo attesi – ha aggiunto – che Gianni Pittella europarlamentare lucano facese qualcosa per tutelare la propria regione.Ma così non è stato.
Abbiamo chiesto ai rappresentanti del M5S se il petrolio è in se un pericolo d’inquinamento o se lo diventa quando lo si gestisce senza rispettare le regole di tutela ambientale e della salute?
Ci è stato risposto che il Movimento è per uno sviluppo energetico alternativo come sancito dalla XXI Conferenza sul clima di Parigi. Energie pulite.
Non petrolio che, finchè ci sarà, – hanno detto – continuerà a creare problemi, soprattutto quando l’attività estrattiva viene svolta e gestita in maniera scandalosa come emerso dall’inchiesta della magistratura.