Prevenzione, sicurezza e giustizia sono i temi alla base del flash mob “Ferma la strage”, organizzato questa mattina a Potenza, in località Piani del Mattino, dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (A.I.F.V.S.), con il Dipartimento Tutela Vittime di Violenza di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale.
In un luogo quanto mai evocativo, ovvero l’ingresso della città di Potenza provenendo dalla strada statale 658 nota come Potenza – Melfi, la manifestazione ha avuto lo scopo di sensibilizzare i lucani sul tema della sicurezza stradale e sulla gravità degli incidenti, in particolare quelli avvenuti sulla Potenza – Melfi, nonché porre l’attenzione sullo stato delle strade della regione, non tutte in condizioni ottimali per la sicurezza di chi le percorre.
Nel 2014 si sono verificati in Basilicata 936 incidenti, che hanno causato la morte di 41 persone e il ferimento di altre 1.527. Rispetto all’anno precedente si registra un incremento degli incidenti (+5,4%), dei feriti (+3,4%) e dei morti (+86,4%), in netta controtendenza rispetto alle variazioni rilevate nell’intero Paese (rispettivamente -2,5%, -2,7% e -0,6) (Fonte Istat).
«L’associazione da 15 anni in Basilicata lotta per fermare le stragi stradali – spiega Rosalba Romano, presidente provinciale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, associazione che non riceve fondi dagli enti locali – È una lotta che dura, lunga e c’è tantissimo da fare, nonostante sia stata approvata la legge sull’omicidio stradale. Con i primi casi che si sono verificati con la nuova legge poi vedremo come andrà a finire nei tribunali, perché quello che noi chiediamo è eliminare prima di tutto la discrezionalità che rende le leggi inutili, vane perché se noi chiediamo una certezza della pena e una pena anche adeguata, proporzionata ai reati commessi ovviamente significa che c’è un minimo e c’è un massimo e non è possibile che ogni tribunale è come se facesse parte di uno Stato autonomo, per cui i giudici fino adesso hanno applicato sempre il minimo, nessuno ha pagato, neanche nei casi in cui non c’è stata assolutamente la fatalità, perché noi non parliamo mai di fatalità, c’è sempre la mano dell’uomo, la colpa dell’uomo. A livello nazionale – ha proseguito Romano – gli incidenti stradali mortali sono diminuiti, sono aumentati gli investimenti di pedoni, e ciclisti e i disabili gravi. Per cui se guardiamo le statistiche, la Basilicata è la maglia nera, perché siamo ritornati indietro di almeno una decina d’anni, perché sono raddoppiati gli incidenti stradali mortali. Questo perché non si fa prevenzione, non c’è giustizia. Noi chiediamo maggiori controlli, non dobbiamo aspettare che l’evento si verifichi, noi dobbiamo prevenirlo, e soltanto con la diffusione di una cultura della sicurezza stradale nelle scuole, col gioco di squadra con tutti gli organi e le istituzioni noi possiamo fermare queste stragi stradali».
Presente alla manifestazione anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianni Rosa, che ha dichiarato:
«L’idea è quella di ricordare il problema delle strade lucane in un momento in cui non c’è la tragedia, perché le istituzioni dimenticano la situazione e poi tutti quanti solidarizzano nel momento in cui c’è l’incidente mortale. Per la Potenza – Melfi è un dato di fatto che non vi è sicurezza. In Consiglio regionale è stata approvata una mozione di Fratelli d’Italia dove si chiedeva su questa strada intanto che si facevano i lavori, autovelox, pattuglie della polizia, però la Regione è rimasta immobile. Inoltre mi arrivano informazioni dall’Anas che a seguito dell’inchiesta nazionale della “Dama nera” sugli appalti truccati, tutta una serie di appalti che sono sati fatti in Basilicata sulla Tito – Brienza, sulla Potenza – Melfi, ma anche sistemazioni sulla Basentana devono essere tutti rifatti. Questo comporterà nuova perdita di tempo e per alcuni c’è un problema di fondi, che sono a scadenza e per alcuni lavori forse li perderemo. Noi vogliamo ricordare alle istituzioni che uno dei problemi della Basilicata sono proprio le infrastrutture».