Il consigliere regionale di Lb-Fdi, Gianni Rosa ne ha per tutti dopo l’ultimo incidente al centro oli di Viggiano di venerdì scorso, quando si è verificato un principio d’incendio nell’impianto. Intanto, definisce “ridicole” le rassicurazioni da parte dell’Eni e dei politici. Le prime potrebbero essere anche comprensibili, – sostiene -, considerando che si tratta di una società privata. Non altrettanto quelle di chi a livello istituzionale è chiamato a tutelare la salute pubblica e il territorio.
E il consigliere Rosa spiega i motivi. Intanto critica la completa assenza del sottosegretario alla salute, Vito De Filippo, che pure è originario della Val d’Agri. Per quanto riguarda, poi, la strategia annunziata dal Presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, dopo quanto accaduto – l’istituzione di un tavolo permanente di natura tecnico-politico -Rosa ricorda che già esiste la Fondazione Osservatorio ambientale, istituita nel 2014, dotata, tra l’altro, di risorse rinvenienti dagli accordi Regione-Eni del 1998 e di un Comitato scientifico di livello internazionale, che doveva essere un interlocutore qualificato per cittadini e istituzioni, alla quale avrebbero dovuto partecipare Regione, Arpab e Comuni. Lo Statuto è stato però approvato solo a maggio scorso. Insomma, un’altra ‘rivoluzione’ che è rimasta solo sulla carta, secondo il consigliere di Lb-Fdi, il quale critica anche la decisione di voler ridimensionare l’Ospedale di Villa d’Agri, unico presidio della zona facilmente raggiungibile in caso di seri incidenti decisione che costringerebbe gli abitanti della Val d’Agri a sobbarcarsi un viaggio di oltre un’ora per raggiungere il San Carlo di Potenza.
Tutto questo – conclude Rosa – mentre, fatta salva qualche eccezione, i sindaci della Val d’Agri restano inesorabilmente immobili.