In merito alle cartelle esattoriali inviate dal Comune per i tributi sui rifiuti (che per legge altro non è che il trasferimento agli utenti dei costi sostenuti dall’amministrazione comunale per la gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani), con una nota, l’Amministrazione Comunale precisa “di essersi trovata in una condizione gestionale non dipendente dalla sua volontà o da atti programmatici posti in essere dall’attuale governo cittadino, in quanto l’affidamento della gestione all’attuale impresa risale all’anno 2009, successivamente confermato anche dall’amministrazione precedente a quella attuale”.
Come più volte comunicato, le tariffe applicate erano drenate dal fatto che il Comune di Matera proprietario della discarica del borgo La Martella, fruiva della opportunità di non sostenere costi di smaltimento. Si è, a parere di questa amministrazione, persa all’epoca l’opportunità di programmare una migliore e più funzionale gestione della raccolta dei rifiuti anche in considerazione degli obiettivi previsti dalla normativa vigente di elevare la percentuale di raccolta differenziata.
Tenuto conto che dall’aprile scorso ad oggi non è più in esercizio la discarica di proprietà comunale, per lo smaltimento dei rifiuti sono stati utilizzati sia il termovalorizzatore di Melfi che la discarica di Pisticci con costi che non erano preventivati e né prevedibili, ma con aggravio significativo che di fatto ha squilibrato il rapporto tra i costi di raccolta ed i costi di smaltimento.
Dallo squilibrio fra costi di raccolta e di smaltimento – prosegue la nota del Comune – dipende la diversa imputazione fra costi fissi e variabili, determinando di fatto uno squlibrio nella determinazione delle cartelle esattoriali, elemento, quest’ultimo, sottolineato dalla stessa amministrazione Adduce con una delibera di giunta in cui era stato previsto un aumento dei costi delle tariffe.
Pertanto, l’aumento della Tari è dovuto solo ed unicamente a questo imprevedibile evento, ovvero la chiusura della discarica comunale.
Gli interventi di questa amministrazione sul sistema di smaltimento dei rifiuti, hanno già prodotto in questi mesi un riequilibrio dei costi di smaltimento rispetto a quelli della raccolta, che saranno più evidenti nel 2016.
Questo comporterà l’abbattimento delle tariffe del 2016 e soprattutto il riequilibrio del ribaltamento dei costi per gli utenti. Le economie ottenute già nel 2015 saranno recuperate il prossimo anno con una ulteriore riduzione delle quote, a vantaggio della comunità che in questo modo otterrà concreti vantaggi dovuti ad una corretta gestione dell’intero sistema”.