Questa volta non una fiammata ma un principio d’incendio nel Centro Olio di Viggiano. Si è verificato nel pomeriggio di ieri.
Con una nota diffusa in serata, l’Eni precisa che l’incendio si è verificato nel corso del normale esercizio su una unità di riscaldamento della linea Monte Alpi e che non c’è stato alcun rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti sul posto di lavoro.
L’Ente Nazionale Idrocarburi precisa inoltre che “tutto il personale all’interno delle aree di stabilimento si è portato all’esterno dell’impianto seguendo le normali procedure previste in caso di emergenza, mentre la squadra di emergenza del Centro Olio si è attivata immediatamente e contestualmente si provvedeva alla chiusura della linea in oggetto, alla depressurizzazione e alla chiusura dell’unico pozzo al momento in arrivo sulla linea. Il principio di incendio è stato completamente risolto in circa 15 minuti con il solo ausilio delle lance fisse del sistema di antincendio del Cova”.
Fin qui la nota dell’Eni che non sappiano quanto potrà rassicurare gli abitanti della zona, già preoccupati per il ripetersi di anomalie e incidenti nell’impianto.
Per questo motivo, il sindaco del Comune di Viggiano, Amedeo Cicala, aveva convocato per ieri pomeriggio un incontro urgente proprio per discutere delle ripetute anomalie e degli incidenti che si stanno verificando al Centro Oli Eni, in considerazione del fatto che – precisa il sindaco-” la comunità ha già superato i limiti massimi di sopportazione”.
L’incontro era in corso quando nel Centro Oli si è sviluppato l’incendio.
Intanto, il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, esprime solidarietà e sostegno al sindaco di Viggiano e a tutti i comuni e i cittadini della val d’Agri quotidianamente costretti a convivere con i pozzi petroliferi e i frequenti incidenti, (fiammate) che accadono presso il Cento Oli di Viggiano, alla luce dei quali prende sempre più forza- precisa Di Trani – la convinzione che occorre puntare su altre risorse su cui fondare lo sviluppo dei nostri territori. È insopportabile, infatti, come sostiene anche il sindaco di Viggiano, la convivenza in prossimità dei luoghi dove avvengono i processi di lavorazione del petrolio e i fenomeni a essi collegati”.