La Polizia di Stato al termine di articolate indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito, due ordinanze applicative di misure interdittive della sospensione dal servizio disposte dal Tribunale di Potenza nei confronti di un pubblico ufficiale in servizio presso il PRA di Potenza e di un incaricato di pubblico servizio titolare di una nota un’agenzia di pratiche automobilistiche del capoluogo lucano.
I due sono ritenuti gli ideatori di un fine stratagemma che ha consentito di realizzare ingenti illeciti profitti, sinora quantificati in svariate migliaia di euro, a discapito dell’ente pubblico e di centinaia di proprietari di veicoli.
L’origine dell’attività investigativa è scaturita da un certosino controllo di Polizia Stradale svolto da una pattuglia della Sezione di Potenza nei confronti di un’autovettura per la quale non risultava aggiornata la proprietà, nonostante fosse stato emesso il certificato di proprietà. Gli esiti di tale attività hanno consentito di individuare un articolato ed ingegnoso sistema che ha permesso agli indagati di compiere un numero considerevole di reati contro il patrimonio e la fede pubblica.
Si tratta, in alcuni casi, di truffe perpetrate dal titolare dello studio di consulenza automobilistica, in danno di privati cittadini e auto-rivenditori mediante il rilascio di certificati di proprietà che solo apparentemente attestano l’avvenuta trascrizione di vendita che, in realtà, non è stata registrata al PRA con conseguente vantaggio patrimoniale costituito dall’importo dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT).
Ben più gravi sono invece gli episodi delittuosi accertati, tramite un’approfondita indagine di polizia giudiziaria svolta dalla Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale per la Basilicata, che hanno determinato l’illecita alterazione dell’archivio informatico PRA con particolare riferimento al numero dei Kw che venivano ridotti poco prima di procedere alla trascrizione di proprietà – con conseguente minore versamento dell’IPT- per poi essere nuovamente ripristinati.
L’impiegata del PRA, infatti, ha modificato i dati tecnici dei veicoli – per i quali il complice aveva ricevuto l’incarico di procedere al trasferimento di proprietà – inserendo nell’archivio informatico del PRA una variazione che il sistema identifica con il codice 43. Si tratta, in pratica, di sostituire l’omologazione dell’autovettura interessata con un’altra di potenza fiscale inferiore.