Il nuovo corso è stato pensato per “innovare” e specializzare una figura chiave per il futuro della progettazione paesaggistica e urbanistica, aperto in una città cruciale in questo senso, per la sua storia e per il suo futuro.
Il “Pavu”, infatti, si svolgerà a Matera, meraviglioso laboratorio a cielo aperto, con i suoi Sassi secolari, e Capitale europea della Cultura per il 2019, che sarà anche l’anno delle prime lauree del nuovo corso.
L’offerta didattica della sede materana dell’Unibas è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, a cui ha partecipato la Rettrice, Aurelia Sole, il direttore del Dicem (il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo), Ferdinando Mirizzi, la coordinatrice del Pavu, Paola D’Antonio, e i rappresentanti di Architettura, di Operatore dei Beni Culturali (Obc), di Scienze del Turismo, Patrimonio Culturale (Stpc) e Scienze della Formazione Primaria (Sfp), Antonella Guida, Luigi Stanzione, Emmanuele Curti e Domenico Milito.
Nel corso della conferenza stampa sono state quindi illustrate le modalità d’iscrizione e partecipazione ai test d’ingresso per Architettura e per il Corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione primaria, in scadenza il prossimo 23 luglio, e i contenuti dell’offerta didattica del Corso Magistrale in Scienze del Turismo e Patrimonio Culturale, e del Corso in Operatore dei Beni culturali, attivi nel polo materano dell’Unibas (le cui immatricolazioni si apriranno on line dal 1 agosto). “L’Università della Basilicata – ha detto la Rettrice – sta mettendo in campo un forte investimento sul territorio, valorizzandone le eccellenze e le peculiarità, attraverso un sistema di grande interdisciplinarietà e di collaborazione sulla progettazione dei corsi di studio, partendo dalla tutela e dalla valorizzazione dell’ambiente e puntando su Matera come polo strategico per il paesaggio e per i beni culturali“.
In questa direzione, il corso di laurea in “Paesaggio, Ambiente e Verde Urbano” ha come obiettivo quello di formare un profilo professionale riconoscibile in ambito europeo: il laureato acquisirà infatti una solida preparazione culturale, teorica e applicata, “fortemente improntata – ha detto D’Antonio – all’interdisciplinarietà richiesta dalla chiave paesaggistica di lettura e d’intervento sul territorio e coerente con le linee guida definite dalla European Federation for Landscape Architecture“.Obiettivi specifici sono l’interpretazione e la rappresentazione del paesaggio come il rapporto tra uomo e ambiente, acquisendone delle conoscenze e delle competenze necessarie all’analisi delle matrici ambientali, a cui applicare tecniche d’ingegneria naturalistica e di gestione dei bacini idrografici per la salvaguardia dell’assetto del territorio e tutela del paesaggio. Tutto ciò al fine di consentire agli studenti una specializzazione attraverso la scelta tra due curricula: agronomo paesaggista e pianificatore paesaggista.
Per quanto riguarda gli altri corsi illustrati, queste le schede riassuntive dei vari ambiti:
– Iscrizioni al Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura:
aperte fino al 23 luglio 2015 (la prova a Matera il 10 settembre)
Fino al 23 luglio sarà possibile iscriversi al test di ammissione al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura: la durata del Corso è di cinque anni, e i posti messi a disposizione per l’Università della Basilicata dal Ministero sono cento (riservati a cittadini italiani, comunitari e non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia) e due riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero. La prova si svolgerà a Matera il 10 settembre 2015 alle ore 11, nella sede di via Annibale di Francia: i partecipanti avranno a disposizione cento minuti per completare il test. Le iscrizioni dovranno avvenire esclusivamente attraverso il portale www.universitaly.it entro giovedì 23 luglio. Nella fase d’iscrizione i candidati dovranno indicare in ordine di preferenza le sedi per cui intendono concorrere. Il test dovrà essere sostenuto obbligatoriamente nella sede indicata come “prima scelta”. Nella prima decade di settembre l’Università della Basilicata, nella sede di Matera di Architettura, organizzerà inoltre un corso per la dimostrazione e compilazione assistita di simulazione dei test di ammissione, già presenti e consultabili nel sito. Il test di ammissione consiste nella soluzione di sessanta quesiti che presentano cinque opzioni di risposta, di cui solo una sarà esatta, sui seguenti argomenti: Cultura generale e ragionamento logico (22 quesiti), Storia (16 quesiti), Disegno e rappresentazione (10 quesiti), Matematica e fisica (12 quesiti).
– Il Corso Magistrale di Scienze del Turismo e Patrimonio Culturale
Il Corso Magistrale di Scienze del Turismo e Patrimonio Culturale è un “unicum” in Italia: al contrario di altri corsi, quello attivo nell’Unibas combina la tradizione di studi e ricerca nell’ambito dei beni culturali con quello di scienze agrarie. L’obiettivo è di lavorare a una formazione in cui i modelli di turismo culturale e ambientale vengano nutriti dalle discipline specifiche del settore, creando figure nuove e consapevoli per un nuovo approccio alla questione turistica. In sintonia con il dossier di Matera 2019, nella Città dei Sassi i turistivengono ora definiti “cittadini temporanei”: in quest’ottica s’intende “stravolgere” il tipico approccio meramente quantitativo e di oramai acclarata insostenibilità (come accade nei casidi Venezia, Firenze o Alberobello, ad esempio), in favore di una “responsabilizzazione” dei turisti verso le comunità locali, da Matera fino ai borghi interni della Basilicata. Il corso è concepito per stimolare la comunità studentesca a una mentalità d’impresa, nel settore turistico, culturale e creativo, in sintonia con la nuova politica regionale che proprio a questo settore ha dedicato uno delle assi del Fesr. Partner privilegiato del corso sarà il nuovo Laboratorio di Matera creato nell’ambito del progetto nazionale della “School in Digital Cultural Heritage”, di prossima creazione. Il corso è aperto a studenti provenienti da tipologie diverse di lauree triennali, da quelle incentrate sui beni culturali, a quelle economiche, agrarie e delle scienze sociali in genere.
– Il Corso di Studio in Operatore dei Beni culturali
Il Corso di Studio in Operatore dei Beni culturali, attivo nel Dicem (Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali) di Matera, si articola in quattro curricula: Archeologico, Demoentoantropologico, Storico Artistico e dei Patrimoni Storici. L’organizzazione didattica prevede un primo anno incentrato su discipline comuni e di base. Successivamente, gli studenti scelgono uno dei curricula, dove prevalgono le discipline caratterizzanti. Il Corso è finalizzato alla formazione di una figura professionale junior in grado di supportare processi di individuazione e di valorizzazione dei patrimoni culturali, sia in riferimento a soggetti ed enti di natura pubblica che privata. I laureati possono proseguire gli studi presso corsi di laurea magistrale coerenti con i curricula individuati. L’offerta formativa consente anche di accedere alle magistrali orientate alle Scienze del turismo, e a corsi di laurea finalizzati. Il CdS ha stipulato con l’Università degli studi di Firenze una convenzione di collaborazione didattica e scientifica, in base alla quale sono possibili scambi di studenti e di docenti.
– Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria
Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria è l’unico corso che abilita all’insegnamento sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola primaria. Ha una durata di 5 anni, con un unico curricolo, con acquisizione di almeno 300 CFU, ed è a numero programmato (120 posti disponibile per anno) con prova di accesso che si svolgerà l’11 settembre. Si caratterizza per una didattica innovativa, che include lezioni in aula, tirocinio nelle scuole, esercitazioni in laboratorio condotti da docenti e professionisti della formazione. Gli studenti imparano ad applicare a livello pratico principi e metodologie studiati teoricamente e simulano attività e procedure che contraddistinguono la pratica quotidiana dell’insegnamento. Il Corso è fortemente radicato nel territorio, valorizzando le migliori esperienze innovative della scuola lucana, e durante il tirocinio gli studenti sono coinvolti in progetti educativo-didattici e di ricerca promossi in collaborazione con le istituzioni scolastiche. La ricaduta occupazione è altamente positiva: il 96% dei laureati trova un lavoro come insegnante (a tempo determinato o indeterminato) (Fonte Alma Laurea 2014). Il curricolo si articola in 31 esami con 20 laboratori pedagogico-didattici, 1 laboratorio di tecnologie didattiche, 8 crediti formativi a scelta libera, 5 laboratori di lingua inglese con certificazione di conoscenza della lingua inglese di livello B2 per i laureati. Sono, inoltre, previste 600 ore di tirocinio indiretto e diretto nelle scuole. La frequenza dei laboratori e del tirocinio è obbligatoria. Il percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria prepara un laureato professionalmente qualificato a livello di conoscenze, competenze e abilità per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria e per l’integrazione scolastica di bambini con bisogni educativi speciali.