Il mondo dell’infanzia e dei giovani vive in Basilicata una stagione positiva: niente più improvvisazione, nessun provvedimento e nessuna norma, riferiti a questa realtà, debbono essere affidati al caso o, peggio, essere il risultato di una programmazione inadeguata.
Si vuole in tal modo stabilire una sorta di concertazione vera e propria per dare risposte ponderate e condivise in tutti i settori: dal disagio, alle disabilità, alle povertà che costringono tanti ragazzi a vivere una vita difficile. Non esclusi i temi dell’alimentazione.
Questi gli argomenti di primo piano al centro dell’incontro del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza con le associazioni lucane a vario titolo interessate al problema dei minori.
Il prof. Vincenzo Giuliano ha elaborato una bozza di programma del progetto pilota, inviata all’ufficio di Presidenza del Consiglio, per illustrare specificità e criticità del settore e mettere a punto un piano a sostegno dell’attività programmata. Entro il 31 marzo sarà presentata una relazione di base con ulteriori indicazioni.
Il Garante ha come obiettivo primario quello di riuscire a instaurare un rapporto operativo in perfetta sintonia con le associazioni del ramo, in modo da realizzare un clima di interscambio e di progettualità avanzata nei vari campi che riguardano appunto bambini e ragazzi al centro dell’osservazione.
Ciascuna di queste realtà dovrà muoversi in armonia con le linee guida, ha precisato Giuliano nel corso dell’incontro avvenuto nella sede del Consiglio regionale.
Sicchè le varie associazioni debbono diventare strumenti di coordinamento degli interventi stessi con la funzione del Garante finalizzata a svolgere un ruolo di mediazione e di vigilanza. Non a caso si tratta – ha proseguito Giuliano – di richiamare l’attenzione sui giovani, ma anche di migliorare le capacità degli operatori nel loro approccio immediato con i diritti dei più deboli.
Inoltre – è emerso nel corso dei lavori – occorre rafforzare la prevenzione, la cura e l’assistenza: tutto ciò nell’ambito di un modello organizzativo integrato legato in uguale misura alle esigenze dei singoli, delle Associazioni e degli enti.
Chiarito anche un altro punto determinante. Si tende a favorire la partecipazione di bambini e ragazzi al progetto educativo riferito a ciascuno. I ragazzi diventano in tal modo doppiamente protagonisti e artefici del loro destino da adulti.
Temi naturalmente non esauriti, ma tali da richiedere ulteriori sessioni di studio e di approfondimento da parte del Garante, degli esperti che lo affiancano e delle varie organizzazioni.