Un forum dall’alto livello scientifico quello svoltosi ieri, sabato 9 aprile, al Cinema Comunale di Matera organizzato della Lega Italiana Fibrosi Cistica di Basilicata Onlus, nell’ambito delle iniziative per celebrare i 25 anni di attività.
Sono intervenuti esperti che hanno affrontato tematiche di stretta attualità: dallo screening del portatore e neonatale, che si effettua da tre anni anche in Basilicata e che consente di intervenire tempestivamente nei casi nei quali la malattia è presente, alle nuove terapie grazie alle quali si è riuscito ad allungare la vita degli ammalati e a migliorarne la qualità di vita.
Dello screening neonatale e degli strumenti di diagnosi e prevenzione ha parlato il dott. Carlo Castellani, presidente della Società Italiana Fibrosi Cistica e dirigente del Centro Fibrosi Cistica dell’Ospedale Civile di Verona. Castellani ha toccato le varie tappe del cammino fatto dalla medicina per prendere coscienza dell’esigenza di una diagnosi precoce della malattia che consente di aumentare la sopravvivenza dei pazienti. Il dott. Castellani ha spiegato poi, al numeroso pubblico presente (tra cui molti ammalati) come si pianifica uno screening e quanto sia stato utile fare indagini preventive che hanno permesso di ridurre in maniera sensibile i casi di bambini nati con fibrosi cistica.
Ma non è stata solo questa la buona notizia che è giunta dai partecipanti al forum.
Speranze per gli ammalati (sono 150 quelli curati in Basilicata di cui la metà provenienti da fuori regione) sono giunte anche dal dott. Cesare Braggion, responsabile del Centro Regionale Toscano per la Fibrosi Cistica presso l’azienda ospedaliera universitaria Meyer di Firenze, e dal dott. Vincenzo Carnovale, dell’Università Federico II di Napoli, i quali hanno parlato delle nuove terapie che stanno dando risultati interessanti consentendo soprattutto di ridurre i problemi di esacerbazione polmonare (i polmoni sono tra gli organi che vengono maggiormente compromessi dalla fibrosi cistica ). Altro aspetto importante emrso dalle relazioni dei due medici è quello riguardante l’uso dei farmaci potenziatori e correttori tra cui l’Ivacalftor, riconosciuto ora anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco.
Interessante anche l’intervento della dott.ssa Maria Laura Pisaturo, dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Carlo di Potenza, che si è soffermata sul ruolo del ginecologo nella gestione dei pazienti con fibrosi cistica. La dott.ssa Carmela Colangelo, dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’ ospedale San Carlo di Potenza, ha analizzato invece gli sviluppi del Centro di fibrosi cistica del nosocomio potentino, diretto dal dott. Donatello Salvatore il quale ha coordinato i lavori insieme al dott. Domenico Dell’Edera, responsabile del reparto di Genetica Medica dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera.
I saluti ai partecipanti al meeting sono stati portati dal sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, e, in rappresentanza della Regione, dal Presidente della Quarta Commissione Consiliare, Luigi Bradascio.
Ha concluso i lavori il presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica di Basilicata, Domenico Iacobuzio, il quale ha ricordato le altre iniziative in programma per venerdì 15 aprile prossimo.
Le ricordiamo: la mattina presso la sede dell’Università di Potenza, sarà consegnata una borsa di studio ad una studentessa malata di fibrosi cistica; il pomeriggio, al teatro Don Bosco di Potenza, sarà presentato il convegno spettacolo dal titolo “1991-2016 sogni in corso” per ripercorrere le principali tappe dell’associazione in questi 25 anni di attività. L’evento avrà come testimonial e ospite d’onore l’attore Marco Bocci.