Quello che era solo un forte timore per i 300 lavoratori della SmartPaper, avrebbe trovato conferma in una pec inviata venerdì 12 settembre dalle subentranti Accenture e Data Contact, ai sindacati. Nella pec si specifica che “Le sedi operative idonee a gestire le attività oggetto dell’appalto, di maggior prossimità rispetto alle sedi ove attualmente è gestito il servizio, sono rispettivamente Bari e Padova per Accenture e Matera per Datacontact“. Sempre nella comunicazione inviata si specifica che le nuove società appaltatrici “sono disponibili a discutere e concordare … l’eventuale utilizzo di … smart working”. Questo lascerebbe intendere la possibile chiusura delle sedi di Tito e Sant’Angelo Le Fratte. I sindaci dei due Comuni, insieme a quello di Satriano di Lucania – in una nota congiunta – chiedono ad alta voce che vada difesa con chiarezza “la presenza concreta sui territori, insieme alla dignità e ai diritti dei lavoratori”. “Diversamente – affermano i primi cittadini – ci troveremmo di fronte all’ennesimo fallimento della politica e a una nuova fase di desertificazione produttiva, in cui prevalgono logiche esclusivamente imprenditoriali a discapito delle comunità locali”. “La vertenza Smart Paper ha preso una piega che non ci piace”, ha affermato a riguardo l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo che ritiene “non accettabile il metodo utilizzato dall’ATI subentrata con la lettera inviata ai sindacati, a Smart Paper ed Enel”. “Di questa nuova situazione ho informato i dirigenti di Enel che – riferisce Cupparo – mi hanno assicurato un immediato intervento”. Cupparo invita però a non alimentare campagne social “di bassa speculazione, alimentando ulteriori preoccupazioni e tensioni tra i lavoratori” e scaricando responsabilità. “Lo stesso invito – aggiunge Cupparo – è per i sindaci di Tito, Sant’Angelo Le Fratte e Satriano i quali arrivano ad una conclusione catastrofica”. “Da rappresentanti istituzionali di comunità locali – conclude l’assessore – dovrebbero testimoniare più rispetto per l’istituzione regionale e dare un contributo positivo alla risoluzione di questo come di altri problemi”.