E’ stato sottoscritto in Prefettura, nella mattinata odierna, tra il Prefetto di Matera, Cristina Favilli, e i Sindaci degli Enti locali che hanno aderito all’iniziativa, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze di Polizia, un Protocollo d’Intesa finalizzato a implementare l’azione amministrativa di prevenzione e di contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel comparto turistico-alberghiero e della ristorazione, settore particolarmente strategico per questo territorio.
La finalità del documento è quella di realizzare una vera e propria “filiera di legalità” nel comparto in questione, dando vita ad un modello di collaborazione rafforzato. Le Istituzioni firmatarie si impegnano a promuovere l’adesione al Protocollo di tutti quei soggetti, pubblici e privati, in grado di contribuire, nell’ambito di rispettiva competenza, all’azione di prevenzione e di contrasto, quali: gli Uffici giudiziari, la Camera di Commercio, l’Agenzia delle Entrate, l’ISTAT, il sistema bancario e postale, l’Università, i notai, i commercialisti, oltre che le Associazioni di categoria e le Organizzazioni sindacali.
In tale ottica, è prevista la costituzione di un Osservatorio provinciale, composta da tutti i soggetti aderenti, con lo scopo di monitorare le situazioni, raccogliere ed analizzare dati e produrre report periodici da cui poter evincere indicatori di rischio di infiltrazione criminale nel settore, verso cui orientare una mirata attività di prevenzione antimafia.
I Comuni aderenti, che sono Matera, Bernalda, Ferrandina, Montescaglioso, Montalbano Jonico, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella Scanzano Jonico e Tursi, con la sottoscrizione del protocollo si impegnano a richiedere la comunicazione antimafia per le attività sottoposte a regime autorizzatorio, avviate tramite SCIA – segnalazione certificata di inizio attività -, e selezionate sulla base degli indicatori di rischio individuati da detto Osservatorio, attenzionando, in particolare, le nuove aperture, i subingressi e le variazioni.
“Credo fortemente nelle potenzialità di questo Protocollo” ha evidenziato il Prefetto Favilli “che si palesa quale ulteriore strumento di tutela della legalità e di rafforzamento del sistema di prevenzione antimafia sul territorio”.