Il prossimo novembre saranno cinque anni da quando l’Oasi del wwf inserita nell’area del lago del pantano di Pignola, a pochi chilometri dal capoluogo di regione lucano, è stata chiusa. Un triste anniversario se si pensa che nel tempo questo luogo è stato uno scrigno delle specie di flora e fauna locale tra riserve di animali e occasioni di divulgazione scientifica.
Nel 2020 però il Consorzio di Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza, titolare dell’area, chiese all’associazione ambientalista di chiudere la riserva perché si potessero eseguire lavori di ristrutturazione. In particolare era necessario risistemare il centro visita, i capanni e i camminamenti.
Oggi quello che appare nascosto tra cancelli arrugginiti e natura incolta assomiglia sempre di più a ciò che l’ormai ex Oasi del wwf è diventata, un luogo abbandonato.
A complicare ulteriormente la situazione le immancabili vicende burocratiche perché l’ente che ha preso il posto del Consorzio di Sviluppo Industriale, l’APIBAS – al quale spetterebbero le procedure per dare il via ai lavori, è stato messo in liquidazione.