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Cronaca

Pedopornografia: si faceva inviare foto intime da ragazzine per finta selezione Yamamay

USB - Ufficio Stampa Basilicata 28 Settembre 2015
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La Polizia di Stato ha compiuto stamattina alcune perquisizioni domiciliari e denunciato all’A.G. un giovane per sostituzione di persona, possesso di materiale pedopornografico e truffa a seguito di un’indagine svolta a Matera e nella sua provincia.
L’indagine ha avuto inizio circa sei mesi fa a seguito della denuncia di due ragazzine contattate sui profili personali Facebook da una sedicente segretaria di redazione del famoso marchio di abbigliamento ed intimo Yamamay, che le invitava a partecipare alla selezione di nuove modelle per pubblicizzare il nuovo calendario 2015/16.
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In realtà si trattava di un inganno: le ragazze venivano invitate ad inviare almeno due foto in cui erano ritratte in abbigliamento intimo e poi a recarsi nel giorno stabilito presso il negozio Yamamay di Matera dove ad attenderle ci sarebbe stato un fotografo professionista e avrebbero ricevuto 30 euro a scatto per un massimo di 50 scatti.
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L’inganno risultava convincente in virtù dell’utilizzazione fraudolenta di un link che realmente conduceva al sito Yamamay, totalmente estraneo alla vicenda. Inoltre le foto dovevano essere inviate ad un indirizzo e-mail che appariva obiettivamente attendibile.
Numerose sono state le ragazze cadute nella trappola, anche minorenni. Dopo l’invio delle foto, quando si sono presentate al negozio Yamamay di Matera e hanno parlato con l’ignaro proprietario si sono trovate di fronte l’amara sorpresa e hanno capito che era tutto un imbroglio: non c’era nessun concorso, nessun provino e le proprie foto le avevano inviate evidentemente ad uno sconosciuto millantatore.
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Diverse le ragazze di varie parti d’Italia che ci sono cascate, molte delle quali sono arrivate a Matera con le loro mamme per partecipare alle inesistenti selezioni.
Gli investigatori della Polizia Postale di Matera, attraverso complesse e laboriose indagini svolte a partire dalle e-mail ricevute dalle ragazze sui propri profili Facebook e grazie anche alla pronta collaborazione del proprietario del negozio materano, sono riusciti pazientemente a risalire agli indirizzi IP da cui i messaggi erano stati inviati.
E’ stato così individuato un trentenne della provincia di Matera che con questo stratagemma si è impossessato di decine di foto anche di ragazze minorenni in abbigliamento intimo, le cui immagini sono ritenute dalla Legge materiale pedopornografico.
Il giovane, che vive da solo ed è disoccupato, ha ammesso le proprie responsabilità aggiungendo di aver pensato e realizzato la messinscena insieme a un gruppo di amici ed è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza.
Le indagini adesso proseguono per esaminare la responsabilità di eventuali altri complici, per stabilire il numero e l’identità delle vittime ed esaminare il materiale informatico sequestrato al giovane.

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Tag Facebook, matera, Pedopornografia, Polizia di stato, Polizia Postale, Yamamay
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