CASTELLUCCIO INFERIORE (PZ) – Nella giornata di venerdì 1 aprile, presso la sede del Comune di Castelluccio Inferiore, si sono riuniti in assise i sindaci dei comuni che compongono il distretto sanitario di Lauria: Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda, Viggianello, Lauria, Lagonegro, Nemoli, Rivello, Trecchina, Maratea, Castel Saraceno e Latronico.
Un incontro incentrato sulla discussione relativa alle nuove opportunità di assistenza sanitaria e oggetto, in questo particolare momento, dei finanziamenti derivati dal PNRR.
Un incontro scaturito da un precedente sconcertante: la scorsa settimana si è tenuta, presso la Regione Basilicata, una riunione a cui hanno presenziato tutti i sindaci della provincia di Potenza e, in tale occasione, è stata illustrata una proposta realizzata dall’ASP provinciale, riferita alla gestione della sanità locale.
Una proposta che i sindaci del distretto non hanno potuto discutere, né per quanto riguarda contenuti né in riferimento alle effettive esigenze dei territori. Da tali presupposti scaturisce la proposta sanitaria pensata dai primi cittadini, redatta in ausilio al futuro piano sanitario regionale che – allo stato attuale – non è pervenuto e del quale i sindaci lamentano di essere completamente all’oscuro.
Dopo un’attenta analisi, i sindaci contestano il metodo di ripartizione dei fondi destinati alle strutture di prossimità e si oppongono al metodo con il quale la proposta è stata pensata e “somministrata”, puntando il dito contro una serie di carenze che ormai sono consolidate nell’erogazione delle prestazioni.
Un esempio (lampante) su tutti: la cronica mancanza di medici di base.
Ormai questo problema attanaglia tutte le comunità. I primi a soffrirne sono i piccoli centri che già devono affrontare le problematiche relative ai collegamenti rapidi con i grandi centri di pronto soccorso. Tutto ciò penalizza drasticamente la qualità della vita e lede un diritto sostanziale come quello alla salute.
I sindaci pertanto chiedono che si proceda immediatamente con l’assunzione di nuovi medici di medicina generale attivando i concorsi e aprendo le graduatorie.
I sindaci, inoltre, rivendicano la centralità dell’Ospedale per Acuti di Lagonegro che, a tutt’oggi (nonostante siano state stanziate cospicue somme e sia stato redatto un cronoprogramma che potrà consentire di tenere aperto il plesso fino al completamento della struttura) non vede validato alcun progetto, né attivata alcuna procedura di gara.
Come terzo punto, i sindaci sottolineano la necessità di potenziare alcuni servizi necessari rivolti alle famiglie dei ragazzi con disabilità gravi. I sindaci richiedono, a una voce, che vengano attivati i centri in grado di fornire supporto alle famiglie e aiutare i ragazzi in difficoltà, favorendone l’integrazione sociale.
L’ultimo tema di discussione è concentrato sul rinforzare i presidi esistenti, con particolare riferimento agli ambulatori che, allo stato attuale, sono praticamente vuoti o erogano solo alcuni servizi. Ciò non è mai accaduto ed è inaccettabile.
Una rete ambulatoriale ben funzionante consente di migliorare l’offerta sanitaria garantendo ai pazienti l’opportunità di ricevere le cure in prossimità dei comuni di residenza, senza dover affrontare estenuanti viaggi per vedere tutelato il proprio diritto alla salute.
Tra i plessi da potenziare spiccano il già citato ospedale di Lagonegro, l’ospedale di Lauria (potenziato si, ma solo in parte) e l’ospedale di Maratea.
In tale contesto, i sindaci richiedono di valorizzare il patrimonio termale che potrebbe offrire ottime possibilità riabilitative. La Regione Basilicata è esortata a deliberare quanto prima, completando le procedure ancora in sospeso e garantendo finalmente l’avvio all’attività termale.
In sostanza, oggi, i sindaci riuniti in assemblea, hanno deliberato all’unanimità che si andrà a costituire un comitato permanente per il monitoraggio e la proposta sanitaria. Tale istituzione si riunirà con cadenza quindicinale per monitorare lo stato di avanzamento delle proposte e si avvarrà di professionisti esperti in materia che possano aiutare i sindaci nel concepire proposte utili, efficienti ed economiche.
La finalità è soltanto una: offrire servizi di buona qualità ai cittadini, contenendo le spese di gestione, evitando gli sprechi e le inutili sovrapposizioni di infrastrutture.
I sindaci sono chiari: non accetteranno nessuna sottrazione a queste proposte.