Giovedì 16 settembre 2021 – Il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, con il proprio parere corredato delle istruttorie degli uffici competenti, ha ufficializzato alle autorità nazionali le “Osservazioni” dell’Amministrazione Provinciale di veder considerato tutto il territorio provinciale NON idoneo alle ulteriori attività di coltivazione, di vedere esclusi ed azzerati i permessi di ricerca esistenti inattivi per lungo tempo o per i quali gli esiti della ricerca evidenziano uno scarso potenziale estrattivo e le concessioni di coltivazione esistenti inattive o scarsamente produttive sulla base di un’analisi costi benefici da effettuare con gli attori locali, altresì chiedendo per questi il ripristino dello stato dei luoghi in piena salvaguardia dell’ambiente e della salute umana.
La decisione, arriva “Visti i vincoli e le peculiarità ambientali insistenti sul territorio, i procedimenti di bonifica in corso su tutto il territorio provinciale (in particolare n.23 relativi a pozzi petroliferi ed aree annesse concentrati soprattutto nella Val d’Agri, oltre a circa 17 ulteriori siti, dove sono ubicati vecchi pozzi esplorativi, soggetti ad attività di indagini ai fini dell’avvio di nuovi procedimenti di bonifica oltre alle due maggiori aree di concessione in esercizio, Centro Olio di Viggiano e Tempa Rossa di Corleto Perticara) e le concessioni già in atto”.
Tutto questo atteso che è in corso di espletamento la pubblica consultazione del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica sul Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee – PiTESAI, la proposta di piano nazionale che, tra l’altro, va a delineare l’idoneità alla coltivazione di idrocarburi di diverse aree del territorio italiano, tra cui l’intero territorio della regione Basilicata.
Nell’ambito di questo procedimento, il Presidente Rocco Guarino non ha fatto mancare la ‘voce’ autorevole della Provincia di Potenza, sempre in nell’ottica di garantire la salvaguardia del territorio e il suo sviluppo sostenibile con l’approccio di rete della #Casadei100comuni.
Sulla scorta dell’istruttoria tecnica curata dall’Ufficio Pianificazione e Sviluppo Informatico della Provincia e coordinato dal dirigente Alessandro Attolico, il Presidente Guarino ha evidenziato una serie di criticità desumibili dalla proposta di piano e dal relativo rapporto ambientale e, costruendo su quelle, ha rilevato la necessità di escludere in maniera assoluta i territori caratterizzati da una particolare valenza ambientale (quali le aree protette), le aree già interessate dalle conseguenze delle estrazioni in essere (in corso di bonifica o recupero) e quelle caratterizzate da forte presenza di rischi di origine naturale, quali quelli di tipo sismico, geologico ed idraulico.
Guarino ha sottolineato anche la necessità di procedere ad un’accurata valutazione degli impatti sanitari, di definire ed analizzare set di indicatori anche di tipo socioeconomico e l’essenzialità, anche e soprattutto in questa fase, di un reale progetto di monitoraggio.